Tasso mutui casa: qual è la situazione in Italia alle porte del 2022?
Riguardo al tasso mutui casa ultimo trimestre 2021, quest’articolo riporterà diversi dati che dipingeranno un quadro attendibile della situazione italiana alle porte del 2022. Non verrà trascurata neanche la situazione dei giovani alle prese con l’acquisto della prima casa. Per esempio, l’Osservatorio di MutuiOnline.it registra l’aumento dei mutui richiesti ed erogati per un lungo periodo di tempo. Così come le richieste per le durate del finanziamento al di sopra dei 25 anni (ovvero una crescita del +36%, dal 31% al 42% del mix rispetto ai primi mesi del 2021). E di conseguenza gli importi medi richiesti che raggiungono i 140.000 euro (la somma più alta dal 2011) sono anch’essi aumentati.
I valori a ottobre
Durante lo scorso mese, i valori dei tassi di riferimento per i mutui con tasso fisso sono aumentati per le principali durate. Infatti, l’Interest Rate Swap a 10 anni è del 0,25%, a 20 anni del 0,54% e a 30 anni del 0,50%. Hanno quindi raggiunto un picco per l’anno in corso. A settembre le cifre erano rispettivamente 0,07%, 0,41% e 0,41%. A proposito delle offerte dei mutui a tasso fisso delle banche, il Tasso Annuale Nominale (TAN) medio rimane pari all’1,13% per le durate medie a 20 e 30 anni. Questo vale anche per i mutui a tasso variabile con un Tasso Annuale Nominale del 0,76%. Accendere un mutuo risulta ancora conveniente.
Confrontando i dati sul tasso mutui casa ultimo trimestre 2021 con quelli dei primi tre mesi dello stesso anno, il summenzionato Osservatorio ha osservato che le richieste di mutui per acquistare la prima casa sono aumentate del +39% (ovvero si è passati dal 52,2% al 72,4% del totale). Inoltre, le erogazioni dei mutui per la prima abitazione passano dal 39,4% al 56,0%. Sempre in questo trimestre, 3 mutui su 4 richiesti hanno un Loan To Value (LTV), cioè il rapporto tra l’importo di un finanziamento e il valore del bene che si vuole acquistare grazie al suddetto, superiore al 71%. Negli ultimi due trimestri gli under 36 hanno richiesto più del 55% dei mutui (rispetto al 45% nei mesi precedenti).
Surroga del vecchio mutuo o nuovo mutuo?
Prima di continuare il discorso sul tasso mutui casa ultimo trimestre 2021, è bene capire chi opta per la surroga del vecchio mutuo e chi preferisce un mutuo nuovo. Nel primo caso, le statistiche indicano che gli over 40 che hanno un reddito di circa 2.220 euro mensili e richiedono circa 128.000 euro con un Loan To Value del 57%, per 20 anni di durata sono quelli che scelgono la surroga del vecchio mutuo. Gli over 30, con un reddito poco al di sotto dei 2.000 euro mensili e una domanda di circa 147.000 euro con un Loan To Value del 77% per 25 anni di durata, vogliono un mutuo ex novo.
E per quanto riguarda gli importi di chi ha richiesta di un mutuo? La tipologia che va oltre i 25 anni di durata sono aumentati dal 22,6% al 28,3% del totale, ovvero un +25% rispetto all’nizio del 2021. L’importo medio erogato in questo ultimo trimestre raggiunge la somma di 144.767 euro. Il Loan To Value medio è cresciuto insieme alla fiducia in questo tipo di investimenti dopo un 2020 costellato di sacrifici e perdite finanziarie. Gli interessati con un LTV superiore all’80% hanno effettuato l’85% di richieste in più. Cioè si è passati da un 18,5% al 34,4% del totale. Le agevolazioni per gli under 36 hanno contribuito alla crescita.
La situazione attuale
Il Sistema di informazioni creditizie di CRIF (un’azienda attiva a livello globale che è specializzata in informazioni aziendali e in sistemi di informazioni creditizie) ha effettuato un’analisi. In essa emerge un recupero delle compravendite residenziali del +73% nel secondo trimestre dell’anno. Oltre che un aumento dei prezzi per metro quadrato negli ultimi tre mesi del 2021 (+1,7% per i nuovi immobili e +2,6% per quelli usati). A ottobre in particolare, l’importo medio dei mutui richiesti è cresciuto del +6,8%, col valore di 142.345 euro, il più alto nell’ultimo decennio. Le istruttorie degli under 35 sono aumentate del +2,6%. Ma la dinamica del comparto fa segnare una flessione del -16% rispetto a ottobre 2020.
Nel complesso, quando si tratta del tasso mutui casa ultimo trimestre 2021, gli italiani tendono ad avanzare delle richieste tra i 100.000 e i 150.000 euro. Circa 30% del totale. A seguire, quelle con un importo tra i 150.000 e i 300.000 euro. Circa il 25,6%. Infine, quelle con dei valori inferiori ai 100.000 euro caratterizzano 4 su 10 domande. A eccezione degli under 35 che sono stati favoriti col decreto Sostegni bis, le richieste di un mutuo hanno subito un calo abbastanza generalizzato a ottobre. La fascia 18-24 anni è il 2,7% rispetto al 2,2% di un anno fa. Quella 25-34 anni al 27,3% rispetto al 25,2% dello stesso periodo.
Quadro generale
Sottraendo gli under 35 dal computo totale, la fascia di età 35-44 anni è quella che ha effettuato più richieste di mutui, con un 32,7%. Volendo delineare un quadro generale, si può affermare che 8 richieste su 10 presentano dei piani di rimborso superiori ai 15 anni. Il che conferma un atteggiamento prudente da parte delle famiglie. Le quali pertanto tendono a spalmare la restituzione del finanziamento su un lasso di tempo abbastanza lungo allo scopo di ridurre il peso delle rate sul bilancio familiare il più possibile. Gli interessi dei mutui a tasso fisso stanno tra l’altro aumentando. Ma il fenomeno è ancora contenuto. Gli interessi applicati ai finanziamenti a tasso variabile non sono tuttavia in aumento.