Mutuo sulla seconda casa: quando si può detrarre?

Detrazioni mutuo seconda casa: tutte le informazioni utili.

Acquistare la seconda casa: una soluzione ideale per chi vuole investire

Sempre più italiani scelgono di investire nel mattone, preferendo puntare sulla seconda casa rispetto ad altri settori. Sia per l’uso familiare, che per la locazione a terzi, la seconda casa si rivela essere la soluzione migliore se si cerca un’alternativa agli investimenti di tipo bancario. In alcuni casi però può essere necessario richiedere un mutuo, e le differenze rispetto alla prima casa sono talvolta importanti. Da un sondaggio condotto da Banca d’Italia e Agenzia delle Entrate è emerso che almeno per l’80% delle compravendite immobiliari viene chiesto un mutuo, prima o seconda casa che sia; le detrazioni non sono però uguali, soprattutto considerando la differenza nell’uso dei due tipi di abitazione. Anche l’imposta di registro calcolata per la seconda casa è più alta, e questo potrebbe far desistere dall’investimento, che si rivela comunque tra i più indicati del momento.

Acquisto con mutuo o con contanti: cosa preferire

Quando si decide di acquistare un immobile, una delle prime scelte che si presenta è tra un pagamento con mutuo, o un pagamento direttamente in contanti. Ovviamente la scelta va ben ponderata in base alle risorse che il nucleo familiare ha a disposizione, e valutando anche possibili spese future da affrontare. Il mutuo, considerando anche i bassi tassi d’interesse attuali, rimane un’ottima scelta per dilazionare il pagamento di un bene così importante come la casa, prima o seconda che sia.

Prima e seconda casa: il trasferimento della residenza

Nel caso in cui si chieda un mutuo sulla prima casa, per ottenere le detrazioni IRPEF previste dalla legge, è necessario trasferire la residenza, mentre invece se l’immobile è una seconda casa, ciò non risulta necessario. Questo perché si presume che l’abitazione destinata a seconda casa non venga utilizzata allo stesso modo, ma destinata piuttosto ad un uso saltuario, nei periodi di vacanza, oppure concessa in locazione a terzi. Anche un immobile non abitato può essere considerato seconda casa, e non vige alcun obbligo relativamente al suo utilizzo, che rimane a completa discrezione del proprietario.

Detrazioni IRPEF: cosa è previsto per il mutuo seconda casa?

Il mutuo richiesto per la seconda casa non è soggetto alle stesse agevolazioni previste per il mutuo della prima casa; la detrazione fiscale del 19% sull’IRPEF non si applica infatti ai mutui richiesti per questo tipo di immobile. Le spese istruttorie richieste dagli istituti di credito sono oltretutto maggiori rispetto a quelle previste per il mutuo della prima casa, ma confrontando le varie opzioni presenti sul mercato è possibile comunque ottenere condizioni più vantaggiose. Ci sono tuttavia dei casi eccezionali in cui le agevolazioni fiscali sono comunque previste, sebbene l’immobile non sia destinato ad abitazione principale.

Continuare a beneficiare delle detrazioni per motivi di salute

La legge italiana prevede una serie di casi eccezionali in cui è possibile comunque godere delle agevolazioni previste per il mutuo destinato a casa principale, nonostante l’immobile non sia più di fatto l’abitazione principale del soggetto che ha richiesto il mutuo. Una delle ipotesi più rilevanti, attinente a motivi di salute, riguarda il caso in cui il richiedente sia ricoverato in maniera permanente in una casa di cura o di assistenza sanitaria, fermo restando che in questo periodo l’immobile non deve essere locato.

Il trasferimento per motivi di lavoro: quando si continua ad avere diritto alla detrazione

La legge prevede che si continui ad avere diritto alla detrazione prevista per la prima casa anche qualora ci si trasferisca per motivi di lavoro in un momento successivo all’acquisto. Questa regola vale sia per il lavoratore dipendente che per quello autonomo che si trasferisca in un’altra città, e che abbia in questa un altro immobile di proprietà, o che ne abbia preso uno in locazione. In questo caso è previsto che non si perda la detrazione prevista per il mutuo prima casa, pur acquistandone un’altra altrove; lo stesso accade anche qualora quell’abitazione per la quale è stato acceso il mutuo sia poi locata.

Forze armate e di polizia: quando ci sono le detrazioni

In Italia sono vigenti anche alcune normative inerenti al mutuo per gli appartenenti alle forze dell’ordine. In questo caso, infatti, è prevista la detrazione anche se l’immobile non costituisce l’abitazione principale, ma deve essere l’unica abitazione di proprietà. Per usufruire di queste agevolazioni, è necessario che si tratti di personale in servizio permanente delle Forze armate o delle Forze di polizia ad ordinamento militare, oppure dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile.

Mutuo casa: quando conviene richiederne uno

Chiedere un mutuo è particolarmente vantaggioso in questo periodo, grazie ai tassi d’interesse ridotti, che permettono di usufruire di condizioni decisamente migliori rispetto a quanto non accadesse qualche anno fa. L’andamento dei tassi d’interesse per il mutuo oggi è infatti al ribasso, garantendo ai richiedenti condizioni decisamente migliori rispetto al passato. Anche la diminuzione del costo complessivo per l’acquisto, oltre alle detrazioni previste per la ristrutturazione si presentano come ottimi incentivi.

Chiedere un mutuo per un immobile da affittare: costi e ricavi

Se si intende acquistare un immobile da destinare ad un uso diverso rispetto a quello dell’abitazione principale, magari da affittare, è bene valutare costi e spese relativi. La seconda casa comporta infatti una tassazione più elevata rispetto alla prima, e spese d’acquisto e di eventuale ristrutturazione vanno calcolate insieme ai possibili guadagni. Innanzitutto è importante definire la zona in cui acquistarla, per capire se il ricavo dell’affitto possa effettivamente coprire tutte le spese affrontate. Sicuramente se si tratta di un immobile collocato in una città turistica e/o universitaria, l’utilizzo per affitti brevi va privilegiato, anche perché si tratta di una soluzione indubbiamente più redditizia. In questo caso sarà però da considerare l’impegno notevole per gestire un continui cambio di locatari. Se invece si decide di acquistare un immobile in un piccolo centro, la locazione, sebbene potrebbe comportare meno problemi perché prolungata, magari anche con contratti pluriennali, non diventa per forza la scelta più conveniente. Questo perché un contratto a lungo termine è inevitabilmente meno redditizio, e quindi rischia di non coprire totalmente il costo del mutuo e le relative spese affrontate.