Immobili commerciali: prezzi in aumento dal 2020
Andamento dei prezzi dei locali commerciali e principali caratteristiche di questo tipo di investimento.
Dal 2020 tornano a salire i prezzi delle aree commerciali destinate agli uffici. Lo afferma l’istituto di ricerca economica Nomisma, che prevede anche un incremento dei canoni degli affitti. L’aumento si è già visto nella città di Milano, dove i prezzi sono aumentati in media dell’1,4% nella prima metà del 2018.
I dati di Nomisma si focalizzano in particolare sugli immobili commerciali in Italia ed evidenziano:
- un aumento dei prezzi per i singoli punti vendita;
- un aumento dei canoni di locazione;
- un incremento del valore degli immobili commerciali di tipo logistico.
I prezzi dei singoli punti vendita sono destinati ad aumentare, con la città di Milano ancora una volta in testa: qui i prezzi sono saliti in media dell’1% su base annuale.
Canoni di locazione
Anche sul fronte delle locazioni di immobili commerciali si registra un andamento positivo. In particolare nelle grandi città, tra cui svetta ancora una volta Milano, dove i canoni di locazione hanno registrato un +0,8%, a seguire Venezia (+0,2%) e Firenze (+0,1%). Il dato è ancora più interessante se si considera che i prezzi di affitto nelle grandi città italiane non aumentavano dal 2008.
Questo andamento dovrebbe stimolare la propensione all’investimento: la redditività piuttosto soddisfacente dovrebbe indurre gli investitori all’acquisto immobiliare.
Immobili commerciali di tipo logistico
Per quanto riguarda il settore degli immobili di tipo logistico, invece, si prevedono ottime rendite lorde. Nella prima metà del 2018 i valori medi si sono stabilizzati intorno al 7%: vista la crescente importanza che assumerà l’area logistica nei prossimi anni, soprattutto per via dell’e-commerce, questi valori sono destinati a crescere ulteriormente. L’Italia è tra i Paesi europei che registra i valori più elevati nel mercato del commercio elettronico: il tasso di crescita è del 10%.
Comprare un immobile commerciale: a cosa prestare attenzione
Acquistare un immobile commerciale, ovviamente, è un tipo di investimento completamente differente dall’acquisto di una casa, di conseguenza andranno fatte delle valutazioni diverse.
Per tutti i tipi di fabbricati ad uso non abitativo è importante valutare lo stato locativo in cui si trova e sapere se c’è già stato avviamento commerciale.
Per gli uffici, la posizione in una via principale può incrementare anche di molto il valore dell’immobile.
Allo stesso tempo, quando si parla di negozi un aspetto importante è la posizione in un luogo favorevole al commercio.
Tassazione per gli immobili commerciali
La tassazione sull’acquisto di un immobile commerciale è diversa rispetto a quella prevista per l’acquisto di un’abitazione.
Se il venditore è un privato o l’impresa che ha costruito o ristrutturato il fabbricato da più di 4 anni, si deve pagare l’imposta di registro al 9%, l’imposta ipotecaria e catastale di 50 euro ognuna, mentre non si dovrà versare l’IVA.
Se il venditore è invece l’impresa che ha costruito o ristrutturato l’edificio da meno di 4 anni, in questo caso si dovrà versare un’imposta di registro di 200 euro, l’imposta ipotecaria e catastale di 50 euro ciascuna e l’IVA al 22%.
Investire in immobili commerciali
Con i prezzi degli affitti in rapido aumento, acquistare un negozio, bar o ristorante risulta la scelta vincente: l’investimento in un locale commerciale, infatti, rende di più dell’acquisto di un immobile ad uso abitativo, di un box o capannone. È dunque possibile comprare un locale commerciale e darlo in affitto a un prezzo elevato. In questo modo, si potranno recuperare rapidamente i soldi investiti nell’acquisto.
Tuttavia con l’aumento dei prezzi di vendita non è semplice trovare l’affare giusto: chi ha l’esigenza di risparmiare sull’acquisto può approfittare delle aste immobiliari, che anche per quanto riguarda la categoria di immobili commerciali offrono delle autentiche occasioni. Si trovano infatti negozi, uffici e ristoranti a prezzi molto bassi. Trattandosi di una vendita “forzata” che punta a soddisfare i creditori, il prezzo base è sempre inferiore a quello di mercato.
Le aste immobiliari sono sempre più diffuse in modalità telematica e offrono la massima comodità, dal momento che chi partecipa può fare la propria offerta direttamente dal PC di casa o dell’ufficio, evitando di spostarsi presso la sede del Tribunale per partecipare alla gara.