Comprare casa: quali agevolazioni per giovani coppie o single?

Tutte le detrazioni e le agevolazioni che rendono più facile l’acquisto della prima casa agli under 35 e ai single.

Che i giovani italiani si attardino a spiccare il volo dal nido parentale rispetto ai coetanei del resto d’Europa è un fatto ben noto, supportato dai dati raccolti in numerose indagini statistiche. Da qualche anno a questa parte anche il Governo si è accorto che la motivazione cardine di tale ritardo non è da imputare alla formazione educativa, ma alla difficoltà di sostenere economicamente la spesa che un passo del genere comporta.

Proprio per questo motivo, nelle ultime misure finanziarie, sono stati introdotti provvedimenti che apportano soluzioni in grado di agevolare l’acquisto dell’abitazione principale. La Legge di Bilancio 2020 ha previsto infatti l’erogazione di benefici e sgravi fiscali destinati alle giovani coppie e ai single anche se non hanno una posizione lavorativa solida e sicura.

Ma quali sono in concreto questi vantaggi e come funzionano? Facciamo chiarezza analizzando:

  • Mutuo per comprare casa: tutte le agevolazioni riservate ai giovani
  • I requisiti da soddisfare per poter fare domanda
  • L’iter per accedere al mutuo ipotecario agevolato
  • Tutti i tipi di mutuo pensati per giovani

Mutuo per comprare casa: tutte le agevolazioni per riservate ai giovani

La legge n. 58 del 2019, comunemente conosciuta con il nome di Decreto Crescita, ha rifinanziato uno strumento di garanzia, il fondo mutuo prima casa, introdotto per la prima volta dalla manovra del 2014 con lo scopo di salvaguardare i titolari di un mutuo insolventi. L’innovazione apportata dal Decreto Crescita riguarda proprio le coppie sotto i 35 anni di età che hanno contratti lavorativi atipici.

Questo fondo serve infatti a garantire il pagamento fino al 50% del capitale necessario all’acquisto dell’immobile. In pratica lo Stato si propone come garante a favore di tutti i giovani che non soddisfano le condizioni necessarie ad ottenere un mutuo bancario, permettendo così anche ai precari di comprare casa. Ma non solo, questo strumento può operare anche nei confronti di coloro che prendono un prestito per ristrutturare un immobile o per apportare dei miglioramenti in termini di efficienza energetica.

Oltre alla garanzia, accedere a questo fondo offre una serie di agevolazioni:

  • IVA al 4% se si acquista la casa direttamente dall’impresa costruttrice
  • imposte ipotecarie e catastali fisse all’importo da 200 euro
  • riduzione dell’imposta di registro al 2%
  • detrazione Irpef degli interessi passivi nella misura del 19% fino a una somma massima di 4.000 euro all’anno

I requisiti da soddisfare per poter fare domanda

Le tipologie di soggetti che hanno priorità nella richiesta del fondo garanzia prima casa sono tre:

  • coppie giovani
  • nuclei familiari monogenitoriali con figli minorenni
  • soggetti sotto i 35 anni di età con contratti di lavoro precario o atipici

L’accesso al fondo può essere richiesto da qualunque cittadino ma le coppie giovani, gli under 35 e le famiglie monogenitoriali hanno la priorità.

Per accedere al fondo il primo requisito necessario è che il richiedente non sia, neanche in minima parte ovvero in comunione, proprietario o usufruttuario di un immobile ad uso abitativo. Fanno eccezione i beni ricevuti in eredità per successione mortis causa.

Il secondo requisito consiste nel non aver precedentemente usufruito del fondo. Se la casa per il quale è stato ricevuto il beneficio fosse è stata venduta, è possibile ottenere un credito di imposta se entro, e non oltre, un anno viene acquistata una nuova dimora come abitazione principale. La proprietà di un’autorimessa invece non inficia la possibilità di ottenere il beneficio.

Un terzo requisito è la residenza. Il soggetto richiedente deve risiedere nel medesimo comune del’immobile o garantire, mediante la trascrizione nell’atto notarile, che trasferirà la residenza nel comune entro 18 mesi dalla fine della compravendita. A causa della pandemia di Covid-19 questo termine è stato prorogato per tutte le richieste pervenute da marzo 2020 e che saranno inoltrate entro la fine dell’anno. La crisi connessa all’emergenza sanitaria e al lockdown può aver danneggiato e ostacolato il cambio di residenza e/o la vendita dell’immobile.

La casa per la quale si chiede l’agevolazione deve essere locata all’interno del territorio nazionale e non deve rientrare in queste categorie catastali:

  • A1: casa signorile
  • A8: villa
  • A9: castelli o edifici di pregio artistico o storico

Inoltre il mutuatario deve avere coperto almeno il 50% del mutuo

L’iter per accedere al mutuo ipotecario agevolato

L’importo massimo del mutuo deve essere 250.000 euro e deve essere erogato da una delle finanziarie o delle banche che aderiscono all’iniziativa secondo il Protocollo di intesa tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’ Abi. Dopo aver compilato l’apposito modulo, che si può scaricare anche dal sito del Dipartimento del Tesoro, inviare la documentazione al gestore del fondo sarà premura dell’istituto, ossia della banca o della finanziaria erogante. Ogni domanda viene numerata e protocollata in base alla data di arrivo, costituendo così una graduatoria che stabilisce la priorità nel caso in cui il fondi scarseggiasse di disponibilità.

La tempistica tecnica per ricevere una risposta per l’ammissione al fondo è di circa 20 giorni. Quando la domanda viene accettata il mutuo giovani viene erogato entro 30 giorni.

Tutti i tipi di mutuo pensati per giovani

I soggetti che pensano di accedere alle agevolazioni per comprare casa possono optare tra diverse possibilità di finanziamento. Riassumendo possiamo concludere che i punti cardine per ottenere il beneficio del fondo sono:

  • stipulazione di un mutuo ipotecario per comprare l’abitazione principale anche se non in possesso dei requisiti
  • valore del mutuo non superiore ai 250.000 euro
  • condizioni e tassi del mutuo definito dall’istituto di credito erogante ma entro parametri stabiliti.

Il fondo garanzia prima casa interviene quando la coppia giovane, dopo aver già pagato almeno il 50% del capitale preso a mutuo, Lo Stato paga le rate rimanenti evitando che l’immobile possa essere pignorato e il proprietario sfrattato.