Bonus prima casa 2019

bonus prima casa 2019

Agevolazioni per l’acquisto prima casa 2019: quali sono le regole e i requisiti previsti per ottenere il bonus prima casa.

Anche nel 2019 sono previsti bonus e agevolazioni per chi vuole acquistare la prima casa.

In questo articolo vedremo quali sono le regole previste e i requisiti necessari per richiedere la riduzione dell’imposta di registro, ipotecaria, catastale e dell’IVA.

Se stai pensando di acquistare la prima abitazione devi sapere che anche per il 2019 sono stati confermati i vantaggi previsti con il bonus prima casa, destinati a chi compra o sceglie di ristrutturare o migliorare le prestazioni energetiche del proprio immobile.

La normativa prevista non è stata annullata ma è stata aggiornata con una serie di novità che hanno esteso le agevolazioni, in alcuni casi, anche a chi acquista una seconda casa.

Di seguito vedremo le regole principali che dovrà rispettare chi intende richiedere il bonus per comprare casa nel 2019, e in particolare analizzeremo:

  • le agevolazioni previste per comprare casa;
  • requisiti per richiedere il bonus prima casa;
  • residenza e obbligo di trasferimento;
  • bonus prima casa se si è già proprietari di un precedente immobile;
  • quando si può richiedere il bonus prima casa;
  • revoca bonus e recupero imposte.

Agevolazioni previste con il bonus prima casa 2019

Con il bonus prima casa 2019 vengono riconosciute alcune agevolazioni importanti:

  • Riduzione dell’IVA dal 10% al 4%: per chi acquista casa direttamente dall’impresa costruttrice, è previsto il pagamento di una quota fissa pari a 200 euro per l’imposta ipotecaria e catastale;
  • Acquisti per successioni o donazioni: è prevista un’imposta ipotecaria e catastale fissa, pari a 200 euro;
  • Imposta di registro al 2%: chi acquista da privato ottiene una riduzione dell’imposta di registro. In questo caso si paga l’imposta in oggetto sul valore catastale dell’immobile. Imposta catastale e ipotecaria ammontano a 50 euro;
  • Credito di imposta: chi vende e riacquista casa entro 12 mesi usufruendo del bonus prima casa può sottrarre l’imposta da pagare con quella già pagata per l’acquisto della precedente abitazione.

Chi sceglie di acquistare casa dalle agenzie immobiliari può godere di una detrazione Irpef del 19% entro un limite di 1.000 euro, e inoltre sarà possibile portare in detrazione gli interessi passivi del mutuo con la dichiarazione dei redditi.

Requisiti per richiedere il bonus prima casa 2019

Chi decide di acquistare la prima casa può, dunque, richiedere le agevolazioni di cui sopra, a patto di rispettare alcuni requisiti:

  • non possedere altre abitazioni in tutto il territorio nazionale, a meno che non provveda a venderle entro 1 anno;
  • non essere proprietario di una casa nello stesso Comune in cui vengono richieste le agevolazioni per la prima casa;
  • avere la residenza nel Comune in cui si acquista casa o trasferirvi la residenza entro 18 mesi dall’acquisto, ovvero dimostrare che nel Comune si trova la propria sede di lavoro;
  • non essere titolare di diritto d’uso, usufrutto o abitazione di altro immobile nello stesso Comune in cui viene richiesta l’agevolazione.

Residenza e obbligo di trasferimento

È necessario che l’abitazione per cui si richiede il bonus prima casa si trovi nel territorio del comune in cui l’acquirente è residente.

Nel caso in cui la residenza sia altrove, occorre trasferirla entro 18 mesi dall’acquisto e nell’atto di acquisto si dovrà indicare di voler effettuare il cambio di residenza.

In alcuni casi non è necessario spostare la residenza per beneficiare delle agevolazioni:

  • quando l’immobile si trovi nel territorio del comune in cui l’acquirente svolge la propria attività (da intendersi anche attività non necessariamente remunerata, come ad esempio le attività di studio, di volontariato, sportive);
  • quando l’acquirente è un cittadino italiano emigrato all’estero, che si è dovuto trasferire all’estero per motivi di lavoro, se l’immobile si trova nel territorio del comune in cui ha sede o esercita l’attività il proprio datore di lavoro, purché l’immobile sia acquisito come “prima casa” sul territorio italiano;
  • chi acquista fa parte del personale delle Forze Armate e di Polizia.

Bonus prima casa se si è proprietari di un precedente immobile

Il bonus prima casa può essere richiesto anche da chi possiede una precedente abitazione, a patto che entro 12 mesi dal nuovo acquisto l’acquirente proceda con la vendita dell’immobile precedente. Chi acquista il nuovo immobile e intende usufruire delle agevolazioni dovrà dichiarare il suo impegno a vendere il precedente immobile nell’atto di acquisto (compravendita, atto di donazione o dichiarazione di successione) entro un anno. Se tale vendita non avviene si perde il bonus prima casa e, oltre alle maggiori imposte e ai relativi interessi, è prevista una sanzione del 30% a carico dell’inadempiente.

Quando si può richiedere il bonus prima casa

Per richiedere le agevolazioni previste in caso di acquisto della prima abitazione la casa acquistata dovrà rispettare specifici requisiti.

Il bonus prima casa spetta infatti esclusivamente per gli immobili che appartengono alle seguenti categorie catastali:

  • A/2 (abitazioni di tipo civile);
  • A/3 (abitazioni di tipo economico);
  • A/4 (abitazioni di tipo popolare);
  • A/5 (abitazione di tipo ultra popolare);
  • A/6 (abitazione di tipo rurale);
  • A/7 (abitazioni in villini);
  • A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).

È inoltre prevista la possibilità di richiedere le agevolazioni anche per l’acquisto delle pertinenze, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (per esempio rimesse e autorimesse) e C/7 (tettorie chiuse o aperte), ma limitatamente a una pertinenza per ciascuna categoria.

Le pertinenze dovranno comunque essere destinate in maniera durevole a servizio dell’abitazione principale e quest’ultima dovrà essere stata acquistata beneficiando dell’agevolazione prima casa.

Il bonus prima casa, invece, non può essere richiesto per l’acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico e artistico).

Revoca bonus prima casa e recupero imposte

In alcune situazioni l’Agenzia delle Entrate può revocare le agevolazioni fiscali riconosciute in sede di acquisto della prima abitazione:

  • quando chi richiede l’agevolazione faccia in sede di registrazione dell’atto delle dichiarazioni mendaci;
  • qualora non avvenga il trasferimento della residenza nel comune ove è ubicato l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto.

Per quanto riguarda il trasferimento della residenza entro 18 mesi si ricorda che è fondamentale rispettare il termine stabilito anche qualora la casa acquistata dal costruttore non fosse ancora pronta. In questo caso occorrerà trasferirsi in un altro immobile.

Cosa avviene nel caso di decadenza dal beneficio del bonus prima casa?

  • chi decade dal bonus dovrà pagare la differenza tra l’imposta di registro in misura ordinaria e le imposte corrisposte per l’atto di trasferimento, corrispondendo una sanzione pari al 30% delle stesse imposte e il pagamento degli interessi di mora;
  • se la cessione è soggetta a IVA, è dovuta la differenza d’imposta non versata (ossia la differenza tra l’imposta calcolata in base all’aliquota applicabile in assenza di agevolazioni e quella risultante dall’applicazione dell’aliquota agevolata), una sanzione pari al 30% della differenza medesima e il pagamento degli interessi di mora.