Europa e Real Estate: investimenti in crescita nei settori residenziale e industriale-logistico
L’Europa, anche in questi ultimi anni, sta riscuotendo molto successo in fatto di investimenti immobiliari, specialmente grazie agli spread di investimento tra asset real estate e bond, ed i settori più interessanti sono certamente quello industriale-logistico e il residenziale, in cui però l’Italia performa decisamente meno rispetto ad altri Paesi dell’Unione Europea.
Nonostante questa sfumatura, però, gli investimenti nel real estate continuano a crescere e – secondo le recenti stime – potrebbero persino raggiungere i 2.500 miliardi di dollari nel 2020. Il dato, dopo tutto, non sembra così irreale, specialmente se pensiamo che già nello scorso 2018 gli investimenti nell’immobiliare hanno raggiunto gli 840 miliardi, cifra che poi si va ad aggiungere ai 370 miliardi dei fondi chiusi specializzati.
Cosa sta succedendo quindi in Europa sia per il settore residenziale sia per quello industriale e logistico?
Come evidenziano i dati comunicati da Colliers International, si tratta di uno dei settori di maggiore crescita in Europa negli ultimi cinque anni ma, come si diceva anche in precedenza, è anche quello che riporta le maggiori differenze tra Stati.
Infatti, secondo la classifica elaborata da Colliers, che ha stilato una classifica degli investimenti in residenziale dal 2008 a oggi, al primo posto si trova la Germania, con 121 miliardi di euro di investimenti, seguita dal Regno Unito (40 miliardi), dalla Svezia (33 miliardi), dai Paesi Bassi (20 miliardi) e poi dalla Svizzera (17 miliardi).
L’Italia, invece, si trova nelle ultime posizioni, con circa un miliardo di investimenti nel residenziale da parte di investitori immobiliari dal 2008 al 2018. A fare da capolista in Italia, come spesso succede, si trova la città di Milano che, insieme ad altre grandi città europee o capitali, partecipa al famoso fenomeno di investimenti cross border, cioè provenienti da un Paese diverso da quello dell’investimento.
Milano – oltretutto – spicca, in questo contesto, con una percentuale che supera il 50%, in crescita negli ultimi anni e tra le piazze ad avere una maggiore incidenza di investimenti dall’estero, dove però i capitali provenienti dalla Cina e dai Paesi asiatici sono ancora abbastanza contenuti rispetto al resto dell’Europa. In tale senso, in termini di aspettative di crescita economica ed opportunità di investimento immobiliare, Londra e Parigi restano ad oggi le città più interessanti, mentre Milano rimane un po’ ai margini.
Proseguendo, poi, e guardando maggiormente al dove conviene investire, è sempre l’analisi offerta da Colliers International a dare importanti indicatori.
Il driver principale è quello degli investimenti infrastrutturali nei grandi centri o regione europee. Per quello che invece riguarda la tipologia di asset, a farla da padrone sono quegli immobili che prediligono un uso misto – ossia l’abbinamento tra residenziale e leisure – con particolare interesse per le strutture capaci di ospitare servizi di smart working.
In assoluto, comunque, il settore che presenta i maggiori vantaggi di investimento è quello industriale-logistico e questo vale sia per l’Europa quanto per l’Italia nello specifico.
Infatti, basti pensare che la maggiore fetta di mercato viene attribuita proprio agli uffici che, nel 2018, hanno visto investimenti per un totale di oltre 103 miliardi di dollari, con un aumento in cinque anni del 40%. Seguono poi gli spazi commerciali, quelli retail soprattutto, con un totale di 77,7 miliardi nel 2018 ed una variazione positiva del 44%. Industriale e logistica, dal canto loro, hanno attirato capitali per circa 31 miliardi, con una variazione nel quinquennio dell’87%, mentre anche il settore alberghiero è cresciuto notevolmente e del 90% fino a quota 10,28 miliardi. Ma è, infine, il residenziale ad aver sperimentato un vero e proprio boom, con un aumento del 150% ed investimento per 20,5 miliardi.