Come leggere la classe energetica di una casa
Cos’è la classe energetica di una casa, come si calcola e quando è obbligatorio averla.
Il Decreto Ministeriale 162/15 sancisce definitivamente l’ingresso della certificazione energetica degli edifici nella normativa italiana. Case e appartamenti sono oggi suddivise in classi energetiche, redatte con parametri strutturali e funzionali che determinano in modo scientifico l’utilizzo, limitato massiccio, dell’energia.
La funzione primaria della classificazione energetica è dunque quella di stabilire quale sia il consumo di un edificio, o per dirla meglio, quale sia l’impatto in termini di consumi che l’edificio ha sull’ambiente. Il fine del legislatore, che obbliga alla certificazione energetica solo alcuni frangenti come i rogiti, i contratti di locazione, le richieste di sgravi e detrazioni, ecc., è quello di limitare gli sprechi di energia, di ridurre consumi e di spronare i cittadini e il mercato all’utilizzo di nuove tecnologie, proponendo soluzioni alternative caratterizzate da un basso impatto ambientale.
Leggendo l’articolo scopriremo:
- Che cos’è l’A.P.E., il certificato di prestazione energetica
- Chi può redigere l’ A.P.E.
- Come fare per leggere la classe energetica di una casa
Che cos’è l’A.P.E., il certificato di prestazione energetica
L’ A.P.E. ( Attestato di Prestazione Energetica) è il documento in cui viene descritta la quantità annua di energia primaria adatta a soddisfare il bisogno energetico dell’edificio. Questo modello sostituisce l’ A.C.E. (Attestato di Certificazione Energetica) introdotto con L. 90/2013, permettendo così di unificare a livello nazionale la classificazione energetica in base a caratteristiche e modalità standardizzate.
La legge impone l’obbligo di presentare questa certificazione quando si immette sul mercato una casa o quando si eseguono lavori che cambiano le prestazioni energetiche sia degli edifici che degli impianti . Per la precisione è necessario dotare di A.P.E. un immobile quando:
- si tratta di una nuova costruzione
- si procede alla ristrutturazione della superficie dell’involucro superiore al 25%
- nei trasferimenti anche solo di possesso come affitto, compravendita e donazione
- negli annunci pubblicati dalle agenzie immobiliari.
L’attestato viene rilasciata al termine di un’analisi energetica dell’immobile eseguita con un sopralluogo . Gli elementi che vengono presi in considerazione sono:
- infissi;
- sistemi di riscaldamento e raffreddamento;
- ambienti;
- caratteristica strutturale;
- impianti;
- esposizione;
- eventuale presenza di sistemi idonei a produrre energia rinnovabile.
Le classi energetiche sono 10 e vanno dalla G, la peggiore in termini di efficienza, alla A4 la più performante. A queste si affianca la classe NZEB cioè a energia quasi zero, fino ad ora la più virtuosa.
Chi può redigere l’ A.P.E.
L’A.P.E. deve essere redatto da un tecnico autorizzato dalla Regione nel quale è locato l’immobile. Il professionista, solitamente un architetto, un ingegnere o un geometra abilitato alla progettazione di impianti e di edifici, deve essere un soggetto che non presenti alcun legame con chi ha progettato e/o realizzato l’edificio.
Come fare per leggere la classe energetica di una casa
Per valutare l’efficienza energetica di un edificio è necessario fornire indicazioni sia sul rendimento degli impianti, come ad esempio la produzione di acqua calda, il riscaldamento e il condizionamento quando presente, che sulla capacità delle solette e delle murature, utilizzate sia per dividere le zone riscaldate dai locali non riscaldati che dall’esterno, poiché queste sono in grado di trattenere il calore all’interno della casa.
Per rendere più comprensibile anche a coloro che non sono tecnici del settore le informazioni presenti su un certificato A.P.E., analizziamo le voci principali:
- Codice identificativo: corrisponde al valore attribuito a seguito della procedura di trasmissione direttamente dal sistema informativo regionale.
- Validità: la certificazione dura 10 anni se, e solo se, vengono rispettate le scadenze relativa al controllo sugli impianti e non si effettuano lavori che modificano sostanzialmente le caratteristiche energetiche.
- Destinazione d’uso: il DPR 412/93 indica come categoria di appartenenza per gli edifici adibiti ad abitazione e assimilabili la E1 .
- Dati identificativi: oltre i dati catastali servono le coordinate di latitudine e longitudine per identificare univocamente l’immobile.
- Zona climatica: ovviamente questo dato dipende dal Comune nel quale è ubicato l’edificio e serve soprattutto per indicare per quante ore giornaliere ed in quale periodo è possibile accendere il riscaldamento.
- Superficie utile: questo dato indica la superficie netta calpestabile del volume interessato dalla climatizzazione con un altezza superiore ai 150 cm . Si calcola sommando tutte le superfici raffrescate o riscaldate . Questo valore è molto importante poiché è quello utilizzato per calcolare gli indici relativi alla prestazione energetica.
- Servizi energetici: sono qui elencati i servizi idonei al calcolo della prestazione energetica come il riscaldamento e la produzione di acqua calda. Qualora l’immobile ne fosse sprovvisto la procedura verrebbe simulata indicando tale manovra nella tabella impianti.
- Prestazione energetica del fabbricato: il dato si riferisce alla prestazione energetica dell’involucro dell’immobile, ossia il modo in cui il fabbricato al netto del rendimento degli impianti utilizza l’energia sia in inverno che in estate. I livelli di qualità , alto medio e basso, sono indicati tramite l’utilizzo di uno smile.
- Prestazione energetica globale e del fabbricato: questo è sicuramente il dato più rilevante della certificazione in quanto determina la vera e propria classe energetica dell’immobile. Nella parte sinistra della raffigurazione sono presenti tutte le fasce mentre la parte destra indica con una freccia la lettera assegnata al proprio edificio, con il numero corrispondente di kWh/mq all’anno.
- Prestazione energetica degli impianti: con questo valore viene indicata la quantità di combustibile consumata dall’edificio in un anno e con un uso standard.
- Riqualificazione energetica: questo dato è obbligatorio e la sua assenza preclude la validità di tutta la certificazione. Qui sono descritti tutti gli interventi raccomandati per migliorare l’impatto ambientale dell’edificio.
- Informazioni sul miglioramento della prestazione energetica: questo spazio è dedicato ad esempio all’inserimento degli incentivi e della normativa legislativa atta a coadiuvare l’ammodernamento degli edifici in termini di consumo.
- Sopralluogo, dati di ingresso e dati di emissione: tutti questi passaggi sono obbligatori per rendere il certificato valido . I tecnici incaricati devono inoltre firmare e timbrare in originale l’A.P.E.