Cos’è la certificazione energetica obbligatoria?
La certificazione energetica per la vendita di un immobile è obbligatoria. Scopriamo di cosa si tratta.
Sei in procinto di vendere o acquistare una casa o un altro genere di edificio? Magari tramite la formula dell’asta fallimentare online? Ricorda che per ogni operazione di compravendita immobili è necessario ottenere una documentazione inerente alla certificazione energetica, indicata con l’acronimo APE, che sta appunto per Attestato di Prestazione Energetica. Tale documento è indispensabile anche per quanto riguarda gli affitti e deve essere sempre allegato al contratto di locazione (o quasi sempre come vedrai in seguito). Com’è facile intuire l’APE definisce nei minimi dettagli le prestazioni energetiche dell’unità immobiliare, di qualunque tipologia essa sia, trattando temi come l’isolamento termico, la presenza di specifici impianti di nuova o vecchia generazione e gli interventi da effettuare per migliorare le caratteristiche dell’edificio. Questo ti permette di valutare a 360° la proprietà messa in vendita o in affitto, andando ad ipotizzare quali possano essere i consumi in futuro e se sia effettivamente conveniente procedere all’acquisto. Esistono diversi aspetti da prendere in esame quando si parla di APE, tra cui:
- Norme che vanno a regolamentare l’APE
- Esistono delle eccezioni?
- APE, quanto costa?
- Certificazione energetica obbligatoria anche in caso di aste giudiziarie
Certificazione energetica normativa vigente
È bene che tu sia adeguatamente informato sul fatto che la legge attuale impone come obbligatorio il possesso di un’Attestazione di Prestazione Energetica per diversi tipi di edifici. Questa deve essere stilata da personale altamente qualificato seguendo le direttive proprie delle attuali Linee Guida Nazionali. I professionisti interpellati devono mostrarsi totalmente indipendenti rispetto agli affari del proprietario dell’edificio ed agire seguendo le regole, evitando comportamenti fraudolenti atti a favorire l’una o l’alta parte in causa. Si parla di figure quali architetti, ingegneri o geometri che, una volta effettuato il sopralluogo, devono essere in grado di attribuire all’immobile esaminato un’opportuna e corretta classe energetica di appartenenza. Queste sono attualmente 10, secondo quanto stabilito dall’ultima normativa in data 01-10-2015, e sono descritte dalle lettere dell’alfabeto che vanno dalla A alla G, dove la classe A si presenta suddivisa in altre 4 sotto-classi ed è la più alta in termini di prestazioni. Salvo particolari interventi di riqualificazione eseguiti sull’immobile, atti quindi a migliorarne le condizioni strutturali e tecniche, una certificazione energetica ha validità per i successivi 10 anni a partire dalla data del rilascio. L’APE può essere eseguita contemporaneamente ed in maniera cumulativa su più locali abitativi vicini, a patto che questi alloggi appartengano alla medesima unità immobiliare e vengano serviti dagli stessi impianti, sia per quanto riguarda il riscaldamento degli ambienti che il loro raffreddamento. È il notaio colui che si deve occupare di allegare l’APE al contratto di locazione e di inserire una clausola di avvenuta ricezione informazioni, inerenti ovviamente alla classe energetica attribuita, che l’affittuario o il futuro proprietario devono curarsi di leggere e firmare.
Immobile esente da certificazione energetica
Finora ti è stato fatto notare che l’Attestato di Prestazione Energetica è obbligatorio, ma esistono delle eccezioni! Infatti devi sapere che per contratti di affitto o vendita di specifici immobili non è richiesta questa tipologia di documentazione. Alcuni esempi di edifici in vendita che rientrano in tale condizione particolare sono i ruderi, le costruzioni isolate, ad esempio in campagna, con una metratura inferiore ai 50 mq, le cantine, i box auto, i depositi, i parcheggi multi-piano, gli immobili destinati ad un qualche culto, gli edifici industriali, agricoli, artigianali e rurali privi di impianti e i fabbricati che risultino ancora in costruzione al momento della vendita. Per quanto riguarda gli affitti invece l’APE non è necessario in caso di contratti di subentro, di proroghe e di locazioni transitorie, ossia inferiori o uguali ai 30 giorni totali l’anno. Valuta quindi con attenzione quale sia il tuo specifico caso ed affidati sempre a professionisti del settore che sappiano affiancarti durante le varie fasi, al fine di non incorrere in fastidiose sanzioni quando meno te l’aspetti.
Certificazione energetica costo
Vuoi sapere quanto andrai a spendere per ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica? Il discorso non è semplice né univoco! Infatti pur esistendo dei parametri, non esistono costi fissi e nella maggior parte dei casi il prezzo dell’APE varia in base alla metratura dell’immobile da vendere o affittare, alle condizioni strutturali dell’edificio e ad altri criteri, a volte più soggettivi che oggettivi. Anche il compenso degli esperti che ti affiancheranno durante le varie operazioni non è stabilito chiaramente tramite uno specifico documento universale, fatto salvo alcune eccezioni. Infatti ogni libero professionista, com’è noto, possiede un proprio tariffario personale ed è a questo che dovrai rifarti al momento del pagamento della prestazione. Ricorda inoltre che, nel caso decidessi di aggirare l’obbligo di presentazione dell’APE, potresti andare incontro a pesanti sanzioni di carattere pecuniario, che andrebbero per forza di cose ad incidere comunque sulle tue finanze. Nello specifico, per fare qualche esempio, se dovessi scordarti di indicare i precisi parametri energetici del tuo immobile negli annunci di affitto o di vendita, rischieresti una multa che oscilla dai 500 ai 3000 euro, mentre se il tuo esperto certificatore energetico non dovesse rispettare le direttive di legge durante il rilascio dello stesso APE, rischierebbe una multa che va dai 700 ai 4200 euro. Cifre piuttosto alte e sicuramente non piacevoli da sborsare! Il sopramenzionato certificatore energetico è perciò colui che procede alla redazione del documento e fonda il proprio servizio su opportuni calcoli che possono richiedere giorni o addirittura settimane, in base al carico di lavoro da svolgere. Tutto l’iter si organizza in vari step, che partono dalla richiesta di produzione dell’attestato all’invio di una copia del suddetto documento al Comune presso il quale l’edificio è ospitato. In mezzo ci sono tutte quelle fasi che riguardano lo studio dell’immobile e l’attribuzione dei vari indici di prestazione energetica secondo il regolamento vigente.
Aste fallimentari e APE
Detto ciò è intuitivo comprendere come tale documentazione sia indispensabile anche quando la vendita di un immobile venga battuta all’asta. Quindi è bene che, nel caso tu voglia procedere all’acquisto di un edificio tramite questa modalità di compravendita, ovviamente che rientri nelle categorie precedentemente indicate, tu richieda tra le varie tipologie di documento anche l’Attestazione di Prestazione Energetica. Questo perché? Innanzitutto ti poni al riparo da possibili problematiche future, ma soprattutto grazie all’APE puoi avere una visione d’insieme dell’immobile dal punto di vista del consumo energetico e quindi valutare al meglio se comprarlo o meno.