Quanto costa mantenere una seconda casa al mare? Tasse, imposte e spese di cui tenere conto

La seconda casa al mare rappresenta un sogno per molti italiani, un luogo dove trascorrere le proprie vacanze assieme agli amici o rifugiarsi anche per una semplice gita fuori porta durante l’anno.

Prima di trasformarsi in realtà, questo desiderio deve essere valutato con cura nell’ottica di fare un investimento sostenibile e vantaggioso. All’importo necessario per sostenere l’acquisto dell’immobile vanno sommati molti altri costi, relativi alle imposte da versare regolarmente e alle spese di manutenzione e gestione.

In questo articolo potrai scoprire quanto costa comprare e mantenere una seconda casa al mare, esplorando le opportunità per trovare le occasioni migliori.


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Mantenere una seconda casa al mare: le spese necessarie

Al netto della cifra necessaria per l’acquisto della proprietà, vanno tenute in considerazione gli oneri a livello amministrativo. I proprietari di seconde case sono chiamati a versare tasse e tributi sottoposti a maggiorazione, in quanto non rientrano nei benefici relativi alla prima casa. Anche le spese relative alla manutenzione ordinaria e straordinaria e alle utenze devono essere sostenute lungo tutto l’anno. Una volta sommati, i vari costi di gestione possono arrivare a un totale che incide in maniera significativa sul budget a disposizione.

Nel nostro articolo prendiamo in esame imposte e altre spese da sostenere per aiutarti a capire se vale la pena acquistare una seconda casa al mare. Nel caso tu possieda già un immobile in un luogo di villeggiatura, puoi valutare se conviene vendere la proprietà oppure mantenerla per risparmiare sui costi variabili delle vacanze annuali.

  • Imposte e tributi da versare per una seconda casa al mare
  • Quali sono i costi da sostenere per comprare una seconda casa?
  • Tutti i vantaggi di una seconda casa al mare
  • Vendere o tenere la seconda casa al mare: consigli utili per i proprietari

Imposte e tributi da versare per una seconda casa al mare

Chi possiede una seconda casa al mare è tenuto a rispettare alcuni obblighi previsti dalla legge. Questi si traducono concretamente in diverse imposte da versare su base annuale o quadrimestrale, come IMU, TARI e IRPEF, per un totale che oscilla tra 500 e 900 euro all’anno. Vediamo di seguito quali sono le tasse sulla seconda casa al mare che incidono, a volte in maniera sensibile, sui costi di gestione.

IMU

La tassa sulla seconda casa più nota è senza dubbio l’Imposta Municipale Unica, che non si applica invece sugli immobili considerati come prima casa. L’importo del tributo varia a seconda delle aliquote stabilite dal Comune e viene calcolata in base alla visura catastale, aumentando in base alla metratura e ad altri criteri. L’IMU sulla seconda casa viene ridotta del 50% quando l’immobile ha valore storico o è concesso in comodato d’uso a un familiare.

TARI

La tassa sui rifiuti è un costo da mettere in preventivo nel computo delle spese necessarie per gestire una seconda casa. L’imposta varia a seconda delle quote stabilite dall’ente municipale, con un importo ridotto nel caso in cui sia dimostrato l’uso limitato o discontinuo dell’immobile.

IRPEF

Chi possiede immobili messi a locazione, oppure non locati ma nello stesso comune di residenza, può essere soggetto al versamento dell’IRPEF, con eventuale applicazione della cedolare secca.

Quali sono i costi da sostenere per comprare una seconda casa?

Qualora si decida di acquistare una seconda casa è necessario versare diversi tributi. A seconda dello stato dell’immobile e della situazione dell’acquirente, le imposte possono comprendere quella catastale, ipotecaria e di registro, nonché l’eventuale versamento dell’IVA.

Il mantenimento annuale dell’immobile, inoltre, comporta spese variabili legate alle utenze attive. Non si può usare la seconda casa al mare senza godere dell’erogazione di energia elettrica, gas, acqua potabile e connettività Internet. Anche quando i consumi sono ridotti, come avviene nei periodi di assenza, le bollette comprendono costi e oneri di sistema non trascurabili.

Qualora la seconda casa al mare, infine, faccia parte di un complesso residenziale, devono essere messe in conto le spese condominiali. Oltre a queste anche quelle di manutenzione ordinaria degli spazi comuni, nonché i costi per interventi straordinari e di riparazione.

Tutti i vantaggi di una seconda casa al mare

Una volta considerati in modo attento tutti i costi da sostenere, possiamo sottolineare quanto una seconda casa al mare risulti comunque molto conveniente, poiché consente di risparmiare su altre spese destinate ai viaggi.

Un immobile di proprietà situato in una splendida cittadina sulla costa offre un’ottima base da poter sfruttare per vacanze all’insegna della comodità e della massima autonomia. Anche nei mesi estivi, caratterizzati da maggiori flussi turistici, chi possiede una seconda casa al mare non è tenuto a dover pianificare con attenzione e in anticipo le proprie ferie. Ciò comporta un notevole risparmio, soprattutto durante l’alta stagione. La seconda casa al mare può trasformarsi in un rifugio dal caos cittadino in estate, nei fine settimana lunghi o anche per periodi più lunghi.

Prima di procedere con l’acquisto di un immobile in una località turistica non vanno valutate solo le spese di gestione, bensì anche la possibile rendita in termini di investimento. Una seconda casa di proprietà può essere affittata per tutta l’estate o, dove il clima lo permette, anche per un anno intero. Chi mette in affitto può godere di ulteriori benefici. Oltre a percepire la rata mensile, il proprietario vede diminuire gli oneri di gestione e i tributi a proprio carico, che dovranno essere invece corrisposti dall’inquilino.

Acquistare una seconda casa al mare con Quimmo: ecco perché conviene

Trovare l’immobile perfetto da trasformare in un’accogliente casa al mare può risultare complicato. In un Paese come l’Italia, lambito in gran parte da coste meravigliose, la scelta è ampia. Oltre alla bellezza del paesaggio e alla disponibilità di collegamenti, possono essere prese in considerazione altre caratteristiche a seconda delle specifiche esigenze.

Gli elementi da valutare comprendono aspetti oggettivi e soggettivi, come ad esempio la presenza di servizi, la vicinanza alla spiaggia e la tipologia dell’immobile. Per riuscire a individuare la casa che maggiormente risponde ai propri requisiti, è importante fare riferimento a un portale che tratta immobili situati in tutta Italia. Sulla pagina dedicata agli annunci immobiliari del nostro sito, è possibile compiere una ricerca veloce e intuitiva. È sufficiente utilizzare i filtri, impostando la località, la tipologia di immobile, il prezzo e la superficie per personalizzare i risultati. A volte le migliori occasioni possono celarsi tra le aste immobiliari.

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Vendere o tenere la seconda casa al mare: consigli utili per i proprietari

Chi possiede già una seconda casa al mare, magari perché l’ha ricevuta in eredità o l’ha acquistata molti anni prima, può valutare diverse opportunità nel caso in cui l’immobile non venga sfruttato pienamente per le vacanze. Con il tempo le abitudini e le preferenze possono cambiare e una strada da percorrere può essere quella della locazione.

Mettere in affitto la seconda casa al mare, tuttavia, non sempre risolve la situazione, soprattutto per quanto concerne gli oneri di manutenzione che rimangono invariati. Gestire un immobile non utilizzato come residenza primaria può essere dispendioso. In aggiunta alle spese fisse che devono essere corrisposte a prescindere dall’utilizzo, i proprietari sono tenuti a partecipare alle spese condominiali, nonché a essere sempre in linea con le normative in costante aggiornamento. Ciò comporta un impegno non solo economico, ma anche in termini di tempo, che non tutti possono sostenere. Per questo motivo può rivelarsi conveniente mettere sul mercato la seconda casa che non viene utilizzata o affittata.

Una volta considerati tutti i fattori che potrebbero spingere a tenere la casa in prospettiva futura, molti proprietari scelgono comunque di venderla, soprattutto in assenza di eredi o per approfittare di uno scenario propizio del mercato immobiliare. Nelle zone costiere dove la domanda è alta, il potenziale venditore ha una posizione di forza, sapendo di poter ottenere un ottimo ritorno sull’investimento compiuto in precedenza.

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