In quali province d’Italia si vive meglio?
Studio e comparazione delle principali graduatorie sulla qualità della vita nel Bel Paese.
Anche quando si analizzano dati come la qualità della vita, il nostro Paese mostra una grande divisione tra Nord e Sud. A prescindere dalla classifica presa in considerazione, il risultato è sempre il medesimo: le regioni dell’Italia Settentrionale offrono complessivamente molto di più rispetto alle città meridionali. Nonostante la maggior parte degli ultimi governi abbia più volte raccontato di aver effettuato ingenti investimenti nel Mezzogiorno, il divario tra le due realtà continua ad aumentare.
Le principali classifiche sulla qualità della vita che fotografano l’andamento di crescita e decrescita, incoronando le migliori città d’Italia, sono due. Una è quella pubblicata da Il Sole 24 Ore, l’altra è quella che nasce dalla collaborazione tra l’ Università La Sapienza di Roma ed il quotidiano Italia Oggi. Per comprendere meglio questo spaccato di realtà vale la pena confrontarle, in modo da conoscere non solo la classifica delle città dove si vive meglio 2019 secondo le due fonti, ma anche gli indicatori che portano alle differenze.
Ci sono infatti diversi dati che, se non interessanti, possono risultare quantomeno curiosi, come ad esempio il posizionamento di Roma. La Capitale è infatti considerata dal quotidiano economico di Confindustria al 21mo posto, mentre sulla classifica di Italia Oggi non supera l’ 85mo. Ancora più eclatante è il divario di posizionamento di Milano: i dati raccolti dal tandem La Sapienza – Italia Oggi la piazzano al 55mo posto, facendole guadagnare due posizioni rispetto all’anno precedente, mentre per Il Sole 24 Ore è proprio la città più vivibile di Italia. Tra gli elementi che accomunano le due classifiche ci sono Bolzano e Belluno, entrambe occupano un posto tra le prime quattro posizioni, e Vibo Valentia, per tutte le indagini statistiche considerata la città dove si vive peggio.
Per sviscerare in modo esaustivo l’argomento analizziamo:
- I parametri di valutazione
- La classificata pubblicata da Il Sole 24 Ore
- La classica pubblicata da Italia Oggi – La Sapienza
I parametri di valutazione
I parametri di valutazione con i quali vengono stilate le graduatorie sono abbastanza simili in entrambi i casi. Gli indicatori sono passati a 90 rispetto ai 42 dell’anno precedente . Per la prima volta si prendono in considerazione anche aspetti come la salute, il clima, i debiti delle famiglie ed il tempo libero. I dati sono ovviamente tutti certificati e rilasciati da istituti di ricerca e fonti ufficiali. E’ curioso vedere come per calcolare il tempo libero degli italiani siano stati considerati come parametri le iniziative sportive dedicate ai bambini, le strutture ricettive su territorio , le biblioteche e la diffusione delle palestre.
Tra le novità importanti delle classifiche 2019 spicca il metodo di calcolo utilizzato, pensato per rendere più omogenea l’attribuzione dei punteggi conseguiti in ogni specifico indicatore dalle singole province. La provincia con il valore migliore ottiene mille punti mentre quella con il valore peggiore zero. Il punteggio alle altre città e distribuito in funzione alla distanza di queste dai due estremi. Gli indicatori vengono suddivisi in macro categorie, ciascuna avente il medesimo peso sul conteggio finale. La classifica finale si costruisce facendo la media aritmetica delle graduatorie di settore stilate per ogni macro categoria.
Il Sole 24 Ore analizza 107 province italiane suddividendo la raccolta dei dati in sei macro categorie finali:
- consumi e ricchezza
- affari e servizi
- ambiente
- società e demografia
- tempo libero e cultura
- sicurezza e giustizia
L’università La Sapienza e Italia Oggi fanno un’indagine statisticamente più dettagliata setacciando 110 città e utilizzando 8 macro categorie:
- lavoro e affari
- disagio sociale
- criminalità
- servizi finanziari
- salute
- tempo libero
- tenore di vita
- popolazione
In entrambe le classifiche succede spesso che una provincia si dimostri più vivibile in una categoria ma scenda di parecchi posti in un’altra. Se prendiamo come esempio Milano possiamo infatti ritenerla in testa alla graduatoria su ricchezza e consumi ma farla uscire dal podio se prendiamo in considerazione la criminalità.
La classificata pubblicata da Il Sole 24 Ore
I dati del quotidiano economico vedono così la classifica delle città dove si vive meglio del 2019:
- Milano
- Bolzano
- Aosta
- Belluno
- Trento
- Trieste
- Bologna
- Pordenone
- Treviso
- Gorizia
- Ravenna
- Lecco
- Verona
- Sondrio
- Modena
- Bergamo
- Vicenza
- Reggio Emilia
- Mantova
- Rimini
- Roma
- Firenze
- Monza e Brianza
- Udine
- Forlì-Cesena
- Siena
- Ascoli Piceno
- Cuneo
- Parma
- Cremona
- Ancona
- Macerata
- Padova
- Venezia
- Arezzo
- Como
- Livorno
- Torino
- Brescia
- Piacenza
- Biella
- Pesaro e Urbino
- Lucca
- Cagliari
- Varese
- Vercelli
- Ferrara
- Verbano-Cusio-Ossola
- Lodi
- Fermo
- Savona
- Novara
- Teramo
- Pisa
- Prato
- Genova
- Chieti
- Rovigo
- Perugia
- Asti
- La Spezia
- Alessandria
- Pavia
- Pescara
- Pistoia
- Grosseto
- Massa-Carrara
- Terni
- Imperia
- L’Aquila
- Oristano
- Latina
- Ragusa
- Viterbo
- Nuoro
- Sassari
- Bari
- Matera
- Rieti
- Campobasso
- Frosinone
- Siracusa
- Potenza
- Catania
- Isernia
- Sud Sardegna
- Palermo
- Catanzaro
- Trapani
- Avellino
- Benevento
- Lecce
- Agrigento
- Napoli
- Salerno
- Messina
- Cosenza
- Brindisi
- Barletta-Andria-Trani
- Caltanissetta
- Caserta
- Enna
- Crotone
- Reggio Calabria
- Taranto
- Foggia
- Vibo Valentia
La classica pubblicata da Italia Oggi e La Sapienza
Ecco invece la graduatoria per il combo Italia Oggi – La Sapienza:
- Bolzano
- Trento
- Belluno
- Siena
- Pordenone
- Parma
- Aosta
- Sondrio
- Treviso
- Cuneo
- Reggio Emilia
- Ancona
- Udine
- Verona
- Lecco
- Ascoli Piceno
- Modena
- Mantova
- Macerata
- Arezzo
- Lodi
- Brescia
- Cremona
- Perugia
- Padova
- Vicenza
- Varese
- Piacenza
- Forlì-Cesena
- Bergamo
- Livorno
- Pisa
- Grosseto
- Gorizia
- Pesaro e Urbino
- Como
- Verbano-Cusio-Ossola
- Pistoia
- Biella
- Teramo
- Ferrara
- Matera
- Bologna
- Monza e Brianza
- Novara
- Ogliastra
- Trieste
- Viterbo
- Rovigo
- Olbia-Tempio
- Nuoro
- Rieti
- Terni
- Firenze
- Milano
- Fermo
- Rimini
- Pavia
- Prato
- Ravenna
- Massa-Carrara
- Venezia
- La Spezia
- Potenza
- Campobasso
- Lucca
- Sassari
- Alessandria
- Asti
- Genova
- Latina
- L’Aquila
- Vercelli
- Chieti
- Savona
- Isernia
- Pescara
- Torino
- Lecce
- Brindisi
- Oristano
- Cagliari
- Frosinone
- Cosenza
- Roma
- Ragusa
- Foggia
- Taranto
- Salerno
- Enna
- Benevento
- Carbonia-Iglesias
- Reggio Calabria
- Barletta-Andria-Trani
- Catanzaro
- Caltanissetta
- Messina
- Crotone
- Trapani
- Medio Campidano
- Agrigento
- Imperia
- Bari
- Caserta
- Avellino
- Palermo
- Siracusa
- Napoli
- Catania
- Vibo Valentia
Ovviamente i risultati finali delle classifiche non esprimono pienamente le complessità dei territori, ma queste graduatorie permettono di accendere i riflettori sulle situazioni più estreme. Il fatto che in entrambe le classifiche sia necessario scendere intorno alla 70ma posizione per trovare una provincia Meridionale ed intorno alla 20ma per trovare una provincia del Centro, indica chiaramente che le migliori città d’Italia in termini di qualità di vita sono al Nord.