Bonus acqua potabile 2021: cos’è e come funziona
Lo scorso giugno, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le modalità e i criteri per richiedere il Bonus acqua potabile 2021. La misura fiscale intende agevolare l’acquisto e l’installazione di depuratori d’acqua, sia in azienda che tra le mura domestiche. Con il Bonus s’intende anche ridurre il consumo di bottiglie di plastica, come specificato dalla Legge di Bilancio 2021. Questa ha fissato, per l’erogazione del bonus, un plafond di cinque milioni di euro all’anno. In definitiva la misura fiscale permette di ottenere un credito d’imposta del 50%. Tale credito si ottiene per le spese sostenute, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, per l’acquisto e il montaggio di depuratori d’acqua.
Chi può richiedere il Bonus
Come abbiamo visto il Bonus prevede un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per l’installazione e l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, addizione di anidride carbonica e raffreddamento, per il miglioramento delle acque destinate al consumo umano e provenienti da acquedotti. La misura fiscale è rivolta agli esercenti, ai professionisti, alle persone fisiche, agli enti del Terzo settore, agli enti religiosi riconosciuti civilmente. L’agevolazione fiscale ha come importo massimo di 1.000 euro per ciascun immobile detenuto da persone fisiche. Per gli immobili adibiti a uso commerciale o istituzionale, per gli esercenti e per gli enti non commerciali, il Bonus prevede un tetto massimo di spesa che arriva ai 5.000 euro.
Comunque, considerato il plafond di cinque milioni di euro annui previsti a sostegno della misura fiscale, l’Agenzie delle Entrate dovrà calcolare la percentuale in base all’ammontare complessivo del Credito d’Imposta di tutte le domande per il bonus acqua potabile 2021 che sono state presentate e ritenute valide. Con un provvedimento del giugno scorso, l’Agenzia delle Entrate ha fornito il modello per la comunicazione delle spese e l’ottenimento dell’agevolazione. Tale modello, infine, deve essere trasmesso dai contribuenti all’Agenzia delle Entrate, tra il 1° e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui si sono sostenute le spese di acquisto e installazione dei sistemi di depurazione. Vediamo ora come ottenere il bonus.
Come ottenere il Bonus
Per ottenere l’agevolazione fiscale del Bonus acqua potabile 2021, i contribuenti devono dimostrare l’importo delle spese sostenute tramite fattura elettronica o documento commerciale. Su entrambe i documenti deve essere presente il codice fiscale di chi richiede il credito d’imposta. Nel caso in cui non fosse possibile presentare una fattura elettronica, l’Agenzia delle Entrate ritiene valida anche la presentazione di una fattura “manuale”. Anche su quest’ultimo documento deve, però, essere presente il codice fiscale del contribuente che vuole ricorrere a questa agevolazione fiscale. Ricordiamo, inoltre, che per i privati cittadini il pagamento delle spese d’acquisto e istallazione del depuratore, va effettuato tramite versamento bancario o postale. In ogni caso non sono ammessi pagamenti in contante.
La comunicazione delle spese, come abbiamo già detto, va comunicata per via telematica all’Agenzia delle Entrate. La richiesta può essere presentata sia dal beneficiario sia da un intermediario. Una volta che la richiesta è stata inoltrata, il contribuente riceverà, entro cinque giorni, da parte dell’Agenzia una ricevuta che attesta la presa in carico e la lavorazione della domanda presentata. Questa è piuttosto facile da compilare: sul frontespizio, infatti, vanno indicati i beneficiari del credito d’imposta e si inseriscono tutti i dati a esso relativi. In base alla categoria del richiedente si compileranno i riquadri A o B segnalando le spese inerenti. Ricordiamo che la domanda per il bonus va presentata entro febbraio dell’anno successivo a quello in cui si sono sostenute le spese.
Il bonus e cumulabile ?
L’agevolazione fiscale del Bonus acqua potabile 2021 è cumulabile. Per cui se, ad esempio, un privato o un soggetto d’impresa, acquista e installa un depuratore in due proprietà diverse, questi può ottenere la detrazione fiscale per entrambe le spese sostenute. Non bisogna però dimenticare che le spese sostenute devono, in ogni caso, rientrare nel limite dei mille euro, per le persone fisiche, e di cinquemila euro per le attività di tipo commerciale, d’arte, professionale o imprenditoriale; e per gli enti religiosi o del Terzo settore. Inoltre la misura fiscale può essere richiesta anche da coloro i quali sostengono le spese su immobili detenuti o posseduti sulla base di un idoneo titolo.
Il Bonus acqua potabile 2021 potrà, dunque, essere richiesto sia da coloro che hanno la proprietà di un bene, sia da coloro che sono detentori di un immobile per contratto di locazione, affitto, comodato d’uso o affitto d’azienda. Inoltre, in caso di comproprietà il credito d’imposta verrà diviso equamente tra gli aventi diritto. Ovviamente la ripartizione avverrà in misura proporzionale alle spese sostenute da ognuno di loro. Ricordiamo infine che, essendo previsto un tetto massimo di spesa per l’agevolazione di 5 milioni di euro per i prossimi tre anni, non è detto che tutti i beneficiari possano ottenere il bonus del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di depuratori.
Bonus acqua potabile e Bonus idrico
Le agevolazioni fiscali previste dal Bonus acqua potabile 2021 non vanno però confuse con quelle previste dal cosiddetto Bonus Idrico. Quest’ultimo, introdotto con la Legge di Bilancio 2021, prevede, infatti, un contributo di mille euro per favorire la sostituzione di: rubinetteria, colonne doccia, sanitari, soffioni doccia, con nuovi apparecchi e limitazione di flusso d’acqua o con scarico ridotto, in edifici esistenti. Inoltre ricordiamo che le informazioni sugli interventi effettuati vanno trasmesse, tramite web, all’ENEA. Questa, effettuerà poi la valutazione e il monitoraggio della effettiva riduzione del consumo di bottiglie di plastica, destinate a contenere acque per uso potabile, a seguito della realizzazione degli interventi effettuati per l’installazione dei depuratori di acque.
L’erogazione del Bonus acqua potabile 2021
Come già accennato, le spese che si intendono portare in detrazione devono riferirsi a pagamenti non in contanti. Tuttavia, dato che la misura fiscale è in vigore il 17 giugno scorso, sono accettate tutte le modalità di pagamento solo e soltanto per quelle spese che sono state sostenute nell’arco di tempo che va dal 1° gennaio al 16 giugno del 2021. In questo caso è necessario che il documento commerciale o la fattura che attesta la spesa sia integrato con il codice fiscale del soggetto che richiede l’agevolazione. Il Bonus acque potabili 2021 può essere usato in compensazione tramite il modello F24 da imprese, enti religiosi o del Terzo settore. Le persone fisiche, invece, possono richiederlo tramite dichiarazione dei redditi.