Come capire se è necessario cambiare gli infissi?

Cambiare infissi è un procedimento con cui si rimuove dal telaio di una porta o di una finestra esistente il vecchio infisso e si lascia integro il controtelaio su cui bisogna posizionare il nuovo infisso. E in tal caso bisogna accertarsi che i bordi del nuovo coincidano con quelli del vecchio. In questo articolo, si vedrà quando è il caso di avviare questo procedimento, e se e in quale misura è possibile godere di agevolazioni fiscali come il Superbonus 110% che lo Stato italiano ha stanziato per chiunque stia effettuando dei lavori di sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione e di isolamento termico o degli interventi antisismici presso la propria abitazione.

La procedura di cambio infissi

Per cominciare, bisogna procedere alla rimozione delle vecchie ante, che vengono sollevate e sganciate dalle cerniere che le ancorano al telaio. In seguito, è necessario rimuovere il telaio stesso, tagliando i traversi sia nella parte superiore che nella parte inferiore. Si possono rimuovere i traversi laterali, ma è una scelta più opzionale che obbligatoria. Se li si tengono, possono essere utilizzati come delle controcasse laterali. Tale decisione dipende dalle indicazioni che si saranno ricevute dal tecnico serramentista in fase di sopralluogo. A questo punto, si deve prendere il nuovo serramento da installare e posizionarlo a secco. Così ci si accerta delle misure e dei punti di fissaggio in cui predisporre i fori di ancoraggio.

La fase successiva consiste nel dotarsi di sigillanti, nastri e schiume certificate a norma, applicandoli sull’intero perimetro della finestra. È vitale scongiurare l’insorgenza di infiltrazioni di qualunque tipo. Il telaio si dovrà fissare con delle apposite viti così da assicurare un’eccellente stabilità. Si verifichi che sia perfettamente dritti utilizzando una livella. A questo punto, è necessario fissare le nuove ante alle cerniere da regolare insieme alla ferramenta rimasta. Che in questo caso si intende come i nottolini a fungo, le maniglie e le serrature, e quant’altro che aiuta ad assicurare una perfetta chiusura della finestra. Si finisce di cambiare infissi sigillando il perimetro della finestra con dei sigillanti espandenti e ricoprendone il serramento con dei copriprofili all’interno e all’esterno.

Quando è il caso di farlo?

Quando è il momento adatto per cambiare infissi? In termini generali, durante i mesi primaverili ed estivi. La bella stagione è raccomandabile per effettuare questi procedimenti perché si avvertono meno disagi a rimanere per un po’ di tempo senza finestre e porte in casa. E anche perché gli infissi di ultima generazione assicurano una maggior sicurezza delle case e degli appartamenti in vista delle vacanze estive, quando è raro che questi vengano occupati. Ma ci si può pensare anche durante le stagioni autunnale e invernale, quando si avvertono degli spifferi. Questi ultimi non fanno male solamente alla salute, ma anche al portafoglio, per via dello spreco dei sistemi di riscaldamento.

Anche per questa ragione, gli italiani puntano sempre di più all’acquisto di infissi in PVC (ovvero cloruro di polivinile) che sono altresì dotati di sistemi di micro-ventilazione. Questi, arieggiando gli ambienti anche con le finestre chiuse, migliorano la salubrità dell’aria ed evitano l’insorgenza di muffa e umidità. Un altro segnale da non sottovalutare per individuare il momento di cambiare infissi è l’aumento dei rumori provenienti dall’esterno. Per non far peggiorare il comfort acustico nella propria casa o nel proprio appartamento, si raccomanda l’acquisto di infissi in PVC con un elevato isolamento acustico. Questi vengono realizzati con delle guarnizioni a lunga durata, delle vetrocamere con vetri multistrato e una chiusura ermetica.

Il Superbonus 110%

Il governo italiano, tramite il Decreto Rilancio del 19 maggio 2020, ha introdotto questa agevolazione fiscale per i lavori antisismici e di riqualificazione energetica effettuati e documentati tra il luglio 2020 al 30 giugno 2022. Le persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni), i condomini, gli Istituti autonomi case popolari, le ONLUS, le associazioni di volontariato e di promozione sociale e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa possono beneficiare della misura. Ma come la si può ottenere? In tre modi. Tramite una detrazione delle spese in sede di dichiarazione dei redditi, mediante una cessione del credito a terzi o con uno sconto in fattura.

Il Superbonus 110% lo si può applicare in caso si sostituiscano degli impianti di climatizzazione invernale sia sulle parti comuni che edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari indipendenti. Ma anche per gli interventi di isolamento termico sugli involucri. E infine per i procedimenti antisismici. In questo caso, il Superbonus 110% è abbinabile al già esistente Sismabonus. Quest’ultima detrazione fiscale in questo modo si innalza fino al 110% per qualunque lavoro eseguito tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. A questo punto, manca solo rispondere alla domanda: il Superbonus si può applicare nei casi in cui è necessario cambiare infissi? E se sì, a quali condizioni?

Il Superbonus è valido per il cambio infissi?

La risposta è: sì. L’Agenzia delle Entrate, rispondendo all’interpello numero 524 del 30 luglio 2021, ha infatti dichiarato che la sostituzione degli infissi può essere conteggiata come lavoro trainato, anche con una variazione di dimensioni e di posizione. Ma ci sono due condizioni da rispettare. La prima è che non deve trattarsi di una nuova installazione. La seconda è che la superficie totale delle aperture bisogna che sia minore o uguale rispetto alla precedente. Inoltre, se la procedura di sostituzione degli infissi la si esegue in concomitanza con gli altri lavori ammessi al Superbonus 110%, l’apposito Bonus Infissi di cui si parlerà nel prossimo paragrafo può salire da 50% a 110%.

Cambiare infissi: il Bonus Infissi

Il Bonus Infissi 2021 fa sì che si abbia accesso all’Ecobonus, beneficiando di una detrazione fiscale del 50%. Il limite massimo di spesa che si prende in considerazione per sostituire gli infissi si aggira sui 60.000 euro per unità immobiliare. Chi può usufruirne? I contribuenti che effettuano le spese per la riqualificazione energetica della propria abitazione. Ma anche chi detiene un diritto reale sulle unità immobiliari che costituiscono un edificio adibito a uso abitativo. Per gli anni 2020 e 2021, i contribuenti hanno due opzioni a disposizione. La prima consiste nella cessione del credito. La seconda nello sconto in fattura. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, possono farne richiesta all’ENEA.