Nearly Zero Energy Buildings: di cosa si tratta?

Nearly Zero Energy Buildings: di cosa si tratta?

La felicità non è vivere velocemente, ma vivere in equilibrio con il nostro pianeta.

Questa frase è stata pronunciata durante i lavori del VII Congresso dei Nearly Zero Energy Buildings (NZEB, Edifici a energia quasi zero) a Madrid, nel novembre 2020 e riassume bene la filosofia di un intenso percorso globale verso la sostenibilità. Un obiettivo comune in cui ognuno deve fare la sua parte per salvare il pianeta e, quindi, salvare noi stessi.

In questo contesto, la decarbonizzazione delle costruzioni è essenziale poiché ben il 40% del consumo energetico prodotto in Europa proviene dagli edifici. Questo è il motivo per cui l’Unione Europea ha sottolineato l’importanza, cruciale e improrogabile, di migliorarne il rendimento energetico fino a raggiungere un consumo quasi pari a zero. Proprio su questa base nasce il concetto di edifici a consumo energetico quasi nullo.

Al fine di applicare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, l’Unione Europea ha stabilito una serie di azioni incarnate in diversi standard. Uno dei più importanti è quello contenuto nella Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED) che auspica la transizione energetica degli Stati membri verso un sistema che ponga la sostenibilità come elemento chiave, senza trascurare competitività e sicurezza. Entrata in vigore nel 2012 con lo scopo di aiutare i membri dell’UE ad attuare misure per migliorare l’efficienza energetica in una serie di settori, l’EED inizialmente mirava a migliorarla di circa il 20% nel 2020.

La direttiva è stata rivista nel 2018 con l’EPBD (Direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia) che, rimodulata negli scorsi mesi, ha stabilito che entro il 2030 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni quasi a zero. Entro il 2050, salvo ulteriori novità, dovranno essere riqualificati in questa direzione, anche tutti i vecchi edifici.

Cosa sono i Nearly Zero Energy Buildings?

Tutte le costruzioni producono un impatto sull’ambiente che può alterare l’equilibrio e la sostenibilità degli ecosistemi. Negli sforzi di mitigazione del cambiamento climatico, è indispensabile valutarne la portata e gli effetti. È nato così il concetto di Nearly Zero Impact Buildings (o Almost Null Impact Buildings), terminologia ancora priva di una definizione specifica nel quadro normativo delle costruzioni, ma che si è evoluto nelle certificazioni riconosciute a livello internazionale.

Questo concetto non solo tiene conto del consumo energetico, ma integra una visione benefica dell’impatto degli edifici sull’ambiente e sulle persone. L’obiettivo dell’efficienza energetica degli edifici è quello di ridurre il consumo di energia primaria e, di conseguenza, le emissioni di CO2 nell’atmosfera dovute all’attività edilizia e, soprattutto, all’uso e allo sfruttamento delle costruzioni.

Per ottenere la riduzione dei consumi energetici, gli edifici devono subire una evoluzione che ha il sapore della rivoluzione. Da consumatori di energia devono trasformarsi in infrastrutture capaci di ricevere, immagazzinare e distribuire energia termica ed elettrica in modo intelligente, senza sacrificare l’estetica, né il resto dei vincoli architettonici abituali.

I vantaggi dei Nearly Zero Energy Buildings

I Nearly Zero Energy Buildings hanno come principale caratteristica quella di generare l’energia di cui hanno bisogno, in loco o in un ambiente vicino, contribuendo con il loro surplus ad alimentare le costruzioni vicine.

In altre parole, un edificio NZEB genera la stessa o più energia di quanta ne consuma, con effetti positivi anche sugli immobili circostanti. I vantaggi di un edificio a impatto quasi zero possono così riassumersi:

  • Risparmio sui costi: il raggiungimento di un miglioramento continuo dell’efficienza energetica significa notevoli risparmi sui costi e sulle bollette nel lungo termine.
  • Benefici per l’ambiente: l’aumento dell’efficienza energetica riduce le emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera, facendo bene non solo all’ambiente ma anche a chi ci vive.

Caratteristiche dei Nearly Zero Energy Buildings

Dopo aver visto i vantaggi di possedere un Nearly Zero Energy Building, vediamo insieme nel dettaglio quali sono le caratteristiche principali che deve possedere un edificio per essere considerato a consumo energetico quasi nullo:

  • Corretto orientamento ed esposizione al sole dell’edificio;
  • Sfruttamento della bioedilizia;
  • Isolamento termico ed eliminazione dei punti termici;
  • Uso di risorse ed energie rinnovabili;
  • Uso di un sistema smart di domotica;
  • Creazione di sistemi di ventilazione naturali e meccanici.

Corretto orientamento ed esposizione al sole dell’edificio

L’orientamento è uno degli aspetti progettuali fondamentali nella progettazione di un edificio. La corretta esposizione al sole, infatti, influisce direttamente sui consumi energetici e consente di ridurre i costi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento.

Se la casa si trova in una regione dove gli inverni sono molto rigidi, il suo orientamento ottimale sarà verso sud. In questo modo sarà possibile beneficiare dell’esposizione ai raggi solari per un tempo maggiore. Ed è proprio nella parte dell’edificio esposta a sud che andranno stabiliti gli ambienti dove si trascorre più tempo (cucina, soggiorno).

Al contrario, se la casa si trova in una zona dove gli inverni sono miti e le estati estremamente calde, l’orientamento migliore sarà verso nord. In questo modo, si riuscirà a mantenere all’interno dell’abitazione una temperatura confortevole senza ricorrere eccessivamente agli impianti di raffrescamento.

Sfruttamento della bioedilizia

Lo sfruttamento della bioedilizia include l’uso di metodi e materiali di costruzione sostenibili per garantire che il funzionamento e la manutenzione di un edificio causino il minor danno possibile all’ambiente nel lungo periodo.

Esistono innumerevoli approcci alla bioedilizia, dal design innovativo che massimizza le risorse naturali all’uso di fonti energetiche alternative e materiali riciclati. Tuttavia, l’obiettivo principale di questo particolare metodo di progettazione rimane essenzialmente il risparmio idrico ed energetico e l’uso efficiente delle risorse, meglio se in materiali ecosostenibili.

Isolamento termico ed eliminazione dei punti termici

I ponti termici sono gli elementi, a livello di infrastruttura, attraverso i quali avvengono i trasferimenti di calore. Questi varchi che permettono al freddo esterno di irrompere nell’abitazione o al calore di fuoriuscire, potrebbero essere correlati a una progettazione scadente o a un’installazione difettosa.

Ovviamente, la presenza di tali anomalie causa può provocare uno spreco notevole di energia. Per questo, l’isolamento di solai e pareti mira ad eliminarli consentendo un consistente risparmio energetico.

Uso di risorse ed energie rinnovabili

Sono considerate rinnovabili tutte le fonti energetiche che hanno la capacità di rinnovarsi in modo pressoché infinito e ad un ritmo più veloce del loro utilizzo. È il caso del sole, del vento e dell’acqua.

I pannelli fotovoltaici, ad esempio, permettono di trasformare il calore del sole in energia elettrica. I privati possono utilizzare questa elettricità direttamente o rivenderla collegandosi alla rete generale. È possibile anche produrre la propria energia dal vento grazie alle turbine eoliche.

Un altro modo di utilizzare le energie rinnovabili è costituito dalle pompe di calore geotermiche per il riscaldamento. Questo sistema recupera il calore dal terreno e lo ridistribuisce in casa o lo converte in energia elettrica.

Nearly Zero Energy Buildings: impianti domotici

Uso di un sistema smart di domotica

La domotica, ovvero il sistema per automatizzare la maggior parte delle funzioni basilari di una casa, partecipa attivamente alla regolazione energetica quotidiana. Una casa intelligente consente di ottenere risparmi significativi sui costi energetici.

La domotica aiuta a prendere coscienza della propria impronta energetica. Grazie a programmi semplici e accessibili, si può controllare la casa da remoto. Sono disponibili diverse applicazioni (come il programmatore del riscaldamento, il regolatore dell’illuminazione o l’attivatore delle tapparelle) che sono molto efficaci per mantenere il calore all’interno nella stagione fredda e all’esterno nella stagione calda.

Creazione di sistemi di ventilazione naturali e meccanici

All’interno di un edificio, sia esso una casa indipendente, uno studio professionale, un appartamento, una scuola o un ospedale, gli impianti di ventilazione meccanica o di qualsiasi altra natura contribuiscono al comfort interno e completano il ruolo svolto dal riscaldamento.

Infatti, ponti termici e punti di dispersione termica possono permanere anche dopo la posa di un buon isolamento termico nei solai, nelle pareti, nel sottotetto e nel tetto. Il controllo di questi punti di perdita viene effettuato proprio attraverso l’installazione di un sistema di ventilazione.

Come ristrutturare un edificio per renderlo “a energia quasi zero”

La riqualificazione energetica dei vecchi edifici è una delle priorità dell’agenda dell’UE. Infatti, tutti gli edifici costruiti fino agli anni ‘70 venivano costruiti senza l’esistenza di una normativa energetica di riferimento. Va detto, comunque, che non tutte le costruzioni dell’epoca necessitano di una completa ristrutturazione per migliorare efficienza energetica e comfort abitativo.

Vari accorgimenti, come la sostituzione di tutti gli infissi della casa o l’acquisto di un moderno ed efficiente impianto di riscaldamento, possono già portare notevoli risparmi e benefici per l’ambiente.

Un piano di ristrutturazione personalizzato prevede una riqualificazione energetica in ottica di riduzione dei consumi energetici attraverso:

  • interventi strutturali (coibentazione, installazione di sistemi di Building Automation, etc);
  • sostituzione degli infissi obsoleti con dispositivi moderni molto più efficienti;
  • installazione di caldaie a biomassa alimentate dalla combustione di materiali organici di origine animale o vegetale.

Ecobonus e riqualificazione energetica degli immobili

Anche per il 2023 è stato confermato l’Ecobonus, l’agevolazione fiscale che consente di riqualificare le abitazioni usufruendo di una detrazione che va dal 50 al 65%.

È importante sottolineare che nel caso di interventi su condomini l’aliquota di detrazione aumenta al 70%.

Vediamo nel dettaglio come funziona l’Ecobonus 2023.

  • Ecobonus 50%: la detrazione possibile varia da 30.000 a 60.000 € in 10 anni per serramenti e infissi, schermature solari, caldaie a biomassa, caldaie a condensazione con efficienza pari almeno alla classe A. È prevista, inoltre, la cessione del credito e lo sconto in fattura, sempre che il titolo edilizio sia precedente al 16 febbraio 2023. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è 31 dicembre 2024. La detrazione è possibile per singole unità immobiliari o edifici.
  • Ecobonus 65%: la detrazione varia da 30.000, 60.000 e 100.000 € in 10 anni per interventi di isolamento termico dell’involucro, installazione di caldaie a condensazione (efficienza a partire da classe A), riqualificazione totale del fabbricato e altri interventi specifici. Anche in questo caso, è prevista la cessione del credito e lo sconto in fattura se il titolo edilizio è precedente al 16 febbraio 2023. Il termine per la presentazione delle domande è sempre il 31 dicembre 2024. La detrazione è possibile per singole unità immobiliari, intero edificio o parti comuni.