Mercato immobiliare: come sta andando il primo trimestre 2021?
Fare delle esatte previsioni sul mercato immobiliare in Italia senza incorrere nel rischio di commettere degli errori è qualcosa che è tutt’altro che semplice, in particolar modo perché l’economia italiana, messa in ginocchio dalla diffusione del Covid-19, è stata danneggiata dalla perdita dei posti di lavoro, ovvero dalla perdita di potenziali compratori oppure affittuari di case e appartamenti. Tuttavia, abbiamo degli elementi che ci consentiranno di comprendere quanto è successo sia nel 2020 che nei mesi di gennaio, di febbraio e di marzo dell’anno 2021 ancora in corso, in modo che possiamo quantomeno farci un’idea dei possibili scenari futuri per quanto riguarda la compravendita, oppure l’affitto, di case e appartamenti.
La situazione nel 2020
Il 20 gennaio del 2021, Fabiana Megliola, la Responsabile dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, ha dichiarato alla redazione di Idealista.it che nel corso del 2020 i canoni di locazione sono andati in ribasso a causa della maggiore offerta presente sul mercato di case e appartamenti in affitto. Il mercato dei mutui è rimasto sostanzialmente invariato, mentre le compravendite sono andate in calo (tra 530 e 540 mila) con i prezzi in riduzione rispetto all’anno precedente (tra -3% e -1%). Questo perché il periodo di lockdown da marzo a maggio ha costretto la gente in casa, facendola apprezzare ciò che aveva o spingendola ad apportarvi delle modifiche. Le compravendite, sospese in quel periodo, sono riprese in estate e a settembre.
Grazie a Immobiliare.it, possiamo esaminare tre regioni per farci un’idea del mercato immobiliare in Italia a fine 2020. In Toscana, gli affittuari chiedevano in media 12 euro al metro quadro e i venditori di immobili domandavano in media 2.436 euro per metro quadro; le città più care erano Carrara (affitti) e Firenze (acquisti). Nel Trentino-Alto Adige, gli affittuari richiedevano in media 10,20 euro al metro quadro e i venditori di immobili domandavano in media 2.818 euro per metro quadro; le città più care erano Bolzano (affitti) e Trento (acquisti). In Umbria, gli affittuari domandavano in media 6,7 euro al metro quadro e i venditori di immobili chiedevano in media 1.151 euro per metro quadro; la città più cara per affitti e acquisti è stata Perugia.
La situazione a gennaio 2021
La redazione di Proiezioni di Borsa ha provato a prevedere quale sarebbe stato il trend del mercato immobiliare in Italia durante il primo trimestre del 2021. Innanzitutto, gli affitti delle case per periodi brevi e degli appartamenti in condivisione non sembrava che sarebbero ripartiti prima della prossima primavera. Gli affitti dei monolocali risultavano stabili, mentre per quanto riguardavano gli acquisti immobiliari, si prevedeva un aumento della domanda per delle case più spaziose situate nelle province, e che proprio per la loro posizione geografica sarebbero costate di meno. La compravendita di case per effettuare un investimento aveva avuto un tracollo, ma si sarebbe potuta riprendere nel corso dell’anno (fonte: Proiezioni di Borsa).
Ma si sono concretizzate tali previsioni? E se sì, in quale misura? Stando ai dati raccolti dall’ISTAT, Nomisma, Scenari Immobiliari, MerctaoImmobiliare.info e Corriere della Sera, si può affermare che se una frenata c’è stata, essa è stata però meno drammatica di quanto si fosse supposto inizialmente. La diminuzione generale del prezzo delle case è stata limitata per via del mercato degli immobili nuovi in controtendenza. I prezzi di listino sono andati ad aumentare, mentre le transazioni hanno conosciuto un periodo di flessione nel corso del 2020 (nel 2012 c’è stata una situazione molto simile a tale proposito), e tale periodo è proseguito anche nel mese di gennaio 2021 (fonte: Mariano Immobili nel Salento).
La situazione a febbraio 2021
Stando al sito di Immobiliare.it, i prezzi degli immobili messi in vendita hanno conosciuto un aumento maggiore in Trentino-Alto Adige, e si parla di 2.695 euro per metro quadro. I prezzi più economici sono stati proposti dalla Calabria, il che significa che era possibile spendere 934 euro per metro quadro. A proposito della Calabria, essa è stata anche la regione con i prezzi medi per un immobile in affitto più bassi: c’era la possibilità di spendere 5 euro al mese per metro quadro. La Lombardia, al contrario, ha proposto gli affitti più cari, il che significa che chiunque intendesse occupare una qualunque abitazione in affitto doveva spendere 14,40 euro al mese per metro quadro.
La stessa regione, però, quando si è trattato dell’acquisto degli immobili, ha chiesto di meno rispetto al Trentino-Alto Adige (che a sua volta risulta che abbia chiesto il pagamento di 10,70 euro al mese ogni metro quadro in affitto), il che significa che gli acquirenti hanno in media sborsato 2.059 euro per metro quadro. Il mercato immobiliare in Italia, stando ai grafici dello stesso Immobiliare.it, sembra aver conosciuto un periodo di lieve ripresa. Rispetto a febbraio 2020, c’è stato un aumento del 2,28 % dei prezzi per gli immobili residenziali messi in vendita, il che significa che da 1.888 euro al metro quadro si è passati a 1.931 euro al metro quadro.
La situazione ai primi di marzo 2021
I primi giorni di marzo hanno visto una notizia che sembra preannunciare una ripresa in positivo del mercato immobiliare italiano, prendendo in esame la città di Milano. In base alle stime che sono state eseguite dall’agenzia di intermediazione immobiliare Abitare Co. Srl, la quale è specializzata nelle nuove costruzioni per l’appunto nella città meneghina, oltre che nelle sue province, fin dal 1997, ci potrebbe essere un recupero totale del mercato per quanto riguarda la compravendita delle abitazioni di nuova edificazione, ovvero si passerebbe dal +4,5% al +8%. Per quanto concerne il mercato dell’usato, non si prevede un ritorno ai valori pre-crisi, o quantomeno non se ne prevede uno nell’immediato (fonte: Idealista.it).
Il mercato immobiliare in Italia: quale futuro?
Per quanto riguarda il 2021, è stata fatta una previsione secondo la quale ci sarebbe stato un recupero delle transazioni di compravendita (tra 550 e 560 mila), anche se i prezzi potrebbero ancora ridursi del -2% o rimanere stabili, sebbene non possa essere escluso che possano recuperare nel corso del 2022. I punti cruciali su cui prestare attenzione sono l’economia italiana tout court e i posti di lavoro, perché più persone vengono lasciate a casa dalle aziende e dalle imprese di ogni tipologia e dimensione, meno probabile è che esse possano disporre di fondi che siano sufficienti per un contratto di locazione o di compravendita di una qualsiasi abitazione (fonte: Idealista.it).