Bonus Casa 2020: come funziona e novità
Incentivi e detrazioni a supporto delle case dei contribuenti 2020
Il 16 dicembre il Senato ha approvato il testo della Legge di Bilancio 2020. Dato il breve lasso di tempo a disposizione della Camera, che deve dare l’ ok entro il 31 dicembre, è più che plausibile affermare che non saranno apportate sostanziali modifiche . La manovra conferma tutte le agevolazioni già presenti nel 2019 come il Bonus ristrutturazioni, il Sismabonus e l’Ecobonus . Anche quest’anno ci saranno il Bonus mobili e il Bonus verde, quest’ultimo esclusivamente dedicato ai giardini e ai terrazzi. Il Governo Conte è infatti determinato a portare avanti il Green New Deal, il progetto di risanamento che dà particolare attenzione agli investimenti a tutela dell’ambiente.
Tra le novità spuntano invece il Bonus facciate e la nuova modalità per ottenere lo sconto in fattura, applicato esclusivamente per i lavori eseguiti dai condomini con una spesa superiore 200.000 euro.
Analizziamo dunque quali saranno gli incentivi e le detrazioni che costituiranno il Bonus Casa 2020:
- Il Bonus ristrutturazioni
- Detrazioni per mobili ed elettrodomestici
- Ecobonus 2020
- Il Sismabonus
- Bonus casa 2020, detrazioni per giardini e terrazze
- La novità 2020: il Bonus facciate
- Lo sconto in fattura: i cambiamenti rispetto al passato
Il Bonus ristrutturazioni
Totalmente dedicato ai lavori in casa, il Bonus ristrutturazioni è uno dei provvedimenti che ha ottenuto maggior successo nell’ anno passato. Anche nel 2020 permetterà ai contribuenti la detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute per riattare la propria abitazione, con un tetto di 96.000 euro per singola unità immobiliare. Nonostante molti sperassero che venisse aumentata la soglia massima di spesa, poiché tale importo risulta spesso insufficiente agli interventi di ristrutturazione edilizia, la cifra è stata comunque confermata.
L’agevolazione si riferisce gli interventi di ristrutturazione sia delle abitazioni che delle parti comuni degli edifici residenziali, purché situati all’interno del territorio italiano
Detrazioni per mobili ed elettrodomestici
Anche nel 2020 il Bonus mobili resta collegato al Bonus ristrutturazioni. I contribuenti potranno detrarre il 50% del costo relativo all’acquisto di mobili nuovi ed elettrodomestici, purché facciano parte dell’arredo dell’immobile ristrutturato.
Gli elettrodomestici per i quali è possibile chiedere la detrazione devono essere di classe energetica A, A+ o superiori, e sono:
- frigoriferi
- forni
- piani di cottura elettrici
- lavastoviglie
- lavatrici
- lavasciuga
Per usufruire del bonus anche in questo caso è necessario effettuare correttamente la trasmissione dei dati all’ENEA.
Ecobonus 2020
Anche nel 2020 sarà possibile detrarre dall’IRPEF o dall’IRES parte dei costi sostenuti per adattare immobili già esistenti in ottica di risparmio energetico. L’ecobonus sarà nuovamente erogato in forma di riduzione delle imposte dovute, continuando ad essere suddiviso in 10 rate annuali di uguale importo.
La percentuale di detrazione varia in funzione al tipo di lavoro effettuato ed oscilla dal 50% al 70%, raggiungendo l’ 85% solo per i lavori condominiali. L’incentivo può dunque essere dedicato ad esempio all’installazione di pannelli solari, di coperture e pavimenti, di pareti isolanti e di infissi e schermature solari. Il beneficio può essere esteso anche ai lavori di riqualificazione su beni strumentali.
Il Sismabonus
L’obiettivo di questo incentivo è quello di migliorare la classe sismica degli edifici, sia singoli che condominiali. Le detrazioni previste variano dal 50% fino all’ 85% , incentivando maggiormente quei lavori che oltre ad incrementare la sicurezza degli edifici comportano anche un risparmio energetico.
Anche qui il tetto massimo di spesa è fissato a 96.000 euro annuali per unità immobiliare. Tra i lavori detraibili rientra anche il costo per la verifica sismica e la classificazione degli immobili. La detrazione viene suddivisa in 5 quote annuali di uguale importo.
Bonus casa 2020, detrazioni per giardini e terrazze
Il bonus verde non rientra tra le agevolazioni direttamente descritte nella Legge di Bilancio. La sua proroga sarà molto probabilmente contenuta nel decreto Milleproroghe. Stando a quanto si dice, anche quest’anno si potranno ottenere agevolazioni sistemando giardini e terrazze ad esempio costruendo pertinenze o recinzioni, pozzi, impianti di irrigazione, giardini pensili e coperture a verde.
Secondo le ultime indiscrezioni la detrazione IRPEF dovrebbe restare del 36%, con un tetto di 5.000 euro di spesa, ma per essere sicuri di questi dati sarà necessario aspettare il testo ufficiale del Milleproroghe . Il bonus verde è sempre stato esteso anche all’acquisto di piante e arbusti ed al compenso dei giardinieri adoperati nelle grandi potature.
La novità 2020: il Bonus facciate
Legge di Bilancio. L’incentivo prevede la detrazione del 90% delle spese effettuate per il recupero delle facciate esterne degli edifici situate nella zona A, centro storico, e nella zona B, totalmente o parzialmente edificata. I lavori detraibili sono quelli che in questo settore vengono normalmente definiti manutenzione ordinaria:
- relativi a balconi, ornamenti, fregi e marmi;
- pulitura;
- interventi sulle strutture opache della facciata;
- tinteggiatura esterna.
La detrazione è suddivisa in di pari valore che vengono scontate già dall’anno di sostenimento delle spese.
Per accedere all’agevolazione non sono previsti limiti di reddito o di spesa. L’unico limite è stato posto nel caso in cui il lavoro interessi l’edificio anche da un punto di vista termico. Se ad esempio si decide di intonacare più del 10% della facciata, sarà necessario rispettare diversi requisiti di trasmittanza e di efficienza energetica. Questo potrebbe portare molti contribuenti ad optare per l’installazione di un cappotto termico, lavoro che rientra tra le detrazioni dell’ecobonus. E’ bene ricordare che i due bonus non sono incompatibili quindi possono essere accumulati.
Lo sconto in fattura: i cambiamenti rispetto al passato
Lo sconto in fattura 2019 prevedeva una riduzione immediata del prezzo, quindi direttamente in fattura, per tutti i lavori che rientravano nelle categorie di agevolazione dell’ecobonus e del Sismabonus, senza alcun limite di importo. La Manovra 2020 ha posto invece delle condizioni pensate per favorire le piccole e medie imprese. Si impone infatti che la richiesta di tale sconto possa essere avanzata solo per lavori condominiali che presentino una spesa uguale o superiore a 200.000 euro.