Ristrutturare una casa colonica con il 110%. Ecco come fare.
Un esempio pratico per comprendere come funziona il super bonus 110% per ristrutturare la casa di campagna
Per rilanciare il settore edile il Governo ha emanato una serie di misure che stanno scatenando una vera e propria corsa al restauro e alla ricostruzione degli immobili, sia prima casa che non. Come tutti gli incentivi promossi nell’attuale Legge di Bilancio, anche in questo caso ci sono dei parametri e delle condizioni che non sempre rendono quest’ opportunità, per molti aspetti altamente allettante, conveniente o sfruttabile.
Cerchiamo di fare chiarezza nella materia per capire come funziona il super bonus 110% per la ristrutturazione quando si vuole ristrutturare una casa colonica:
- Il riepilogo normativo: tutte le leggi e le direttive a cui fare riferimento
- I beneficiari e gli immobili
- L’eliminazione del vincolo del salto di classe sismica
- La cessione del credito e lo sconto in fattura
- Ristrutturare la casa di campagna: esempio pratico di come poter utilizzare l’incentivo
Il riepilogo normativo: tutte le leggi e le direttive a cui fare riferimento
Con l’uscita in Gazzetta Ufficiale del Decreto Requisiti e del Decreto Asservazioni pare essere concluso l’iter legislativo che regola nuovo super bonus 110% , introdotto dal Governo con il Decreto Rilancio. Queste promulgazione attuative sanciscono in maniera definita quali sono i requisiti tecnici per poter utilizzare il Sisma bonus e il superbonus, nonché l’iter dei passaggi per trasmettere la documentazione e la modulistica predefinita agli enti competenti, in particolare ad Enea. Nel mese di agosto l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato alcuni provvedimenti che forniscono chiarimenti importanti che rendono più comprensibile per chiunque il testo legislativo.
- “D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77
- Decreto Asseverazioni del 3 agosto 2020 ( Ministero dello Sviluppo Economico)
- Decreto Requisiti minimi Ecobonus del 6 agosto 2020 (Ministero dello Sviluppo Economico)
- Circolare n. 24/E dell’8 agosto 2020 (Agenzia delle Entrate) con i primi chiarimenti riguardanti la Detrazione per interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico degli edifici, nonché opzione per la cessione o per lo sconto in luogo della detrazione previste dagli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio
- Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 8 agosto 2020, n. 283847 con ulteriori chiarimenti circa “Disposizioni di attuazione degli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per l’esercizio delle opzioni relative alle detrazioni spettanti per gli interventi di ristrutturazione edilizia, recupero o restauro della facciata degli edifici, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici”
- Nuova sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate dedicata alSuperbonus 110%, comprensiva delle Linee Guida”
I beneficiari e gli immobili
L’Agenzia delle Entrate, tra i chiarimenti emanati di recente, ha specificato che i beneficiari della detrazione sono tutte le persone fisiche che apportano interventi di efficienza energetica al massimo a due unità immobiliari. Quest’ultima limitazione non si applica però alle parti comuni dei condomini. I lavoratori autonomi e titolari di reddito di impresa possono avvalersi del bonus relativamente agli interventi delle parti comuni del condominio, prescindendo così dalla tipologia del proprio immobile. In pratica, il libero professionista può accedere alla detrazione se i lavori vengono fatti nel condominio, come ad esempio l’immissione del cappotto termico, dove è sito il suo studio ma non può usufruire di questo incentivo per ristrutturare internamente lo studio stesso.
Tra i beneficiari rientrano anche i familiari del detentore dell’immobile purché essi risultino conviventi.
L’eliminazione del vincolo del salto di classe sismica
Il Sismabonus è un incentivo già previsto nelle manovre finanziarie degli ultimi anni, quindi già utilizzato prima del Decreto Rilancio. negli anni passati però prevedeva detrazioni diverse in funzione tipologia di intervento ed era comunque esclusivamente subordinato ai lavori che permettevano il salto di almeno una classe sismica. La nuova normativa attuabile 2020 elimina completamente l’obbligo di passaggio di classe e permette a qualunque intervento di riduzione del rischio di poter fruire nella detrazione del 110%. L’eliminazione del vincolo permette sicuramente un numero maggiore di migliorie al patrimonio edilizio ma, d’altro canto, rende meno risolutivi gli interventi di riqualificazione sismica quando sono minori.
La cessione del credito e lo sconto in fattura
La nuova normativa concede ai soggetti beneficiari del bonus la possibilità di cedere il credito alle banche o ad altri istituti di credito come alternativa alla sconto in fattura o alla detrazione diretta. l’innovazione è davvero fondamentale perché permette di far accedere all’incentivo anche coloro che sono incapienti è che non possono quindi tra ufficio dalla detrazione fiscale. La possibilità di cedere il credito alle banche , che già stanno attivamente studiando prodotti ad hoc, è stata data anche alle imprese rendendo più semplice per loro gestire i clienti che richiedono lo sconto in fattura.
Ristrutturare la casa di campagna: esempio pratico di come poter utilizzare l’incentivo
L’esempio più comune che si può fare in merito alla possibilità di ristrutturare una casa in campagna è l’ipotesi in cui l’immobile risulti disabitato da tempo e presenti diversi lavori. Nella stragrande maggioranza dei casi il tetto risulterà pericolante, gli infissi saranno datati quindi da sostituire, gli impianti in disuso da diversi anni molto probabilmente risulteranno non funzionanti e le murature vecchie richiederanno di essere consolidate.
grazie agli interventi di miglioramento sismico si potrà usufruire del super bonus 110% tanto per il rifacimento della copertura e l’inserimento del cappotto termico. realizzando un betoncino armato , sempre compreso tra gli interventi permessi dell’incentivo, si rinforzano le pareti portanti. Inoltre, essendo il sismabonus considerato un intervento Dante essere considerati fruitori del bonus anche altri interventi strutturali interni all’abitazione.
Per ristrutturare la casa totalmente si può ricorrere all’utilizzo di altri incentivi che non hanno una percentuale allettante al 110% ma che permettono ottenere interessanti riduzioni. Tra i tanti ricordiamo il bonus mobili e il bonus terrazzi e giardini.