Come risparmiare sulle spese condominiali

Nuove opzioni per risparmiare sulle spese del condominio sfruttando incentivi, condivisioni  e acquisti di gruppo.

Uno studio svolto dall’Anammi (associazione nazionale degli amministratori di immobili) ha evidenziato come nel nostro Paese le spese condominiali siano un grosso fardello per tantissime famiglie. La ricerca ha infatti stimato che il costo annuo per appartamento si aggiri in media sui 1000 euro. La cifra assume un tono ancor più rilevante, tanto da essere considerato quasi un vero salasso, se si aggiunge la tassa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani e se si pensa che fino a qualche tempo fa per la prima casa si doveva pagare anche l’IMU. Non crea stupore quindi, il dato che mette in luce un aumento del 10% delle famiglie che vertono in condizioni di morosità per il pagamento di tali spese. Dal 2010 ad oggi, il numero dei condomini che non riesce a sostenere le spese di manutenzione e gestione relative all’edificio in cui vive è salito infatti al 20%, a fronte del 10% della decade precedente.

Cosa si può fare quindi per far risparmiare le famiglie in questo segmento della gestione domestica? Scopriamo dunque una serie di nuove strade che possono permettere di abbassare in maniera sensibile i costi condominiali:

  • La scelta dell’amministratore
  • Servizi condivisi: ADSL per connettersi e navigare tutti insieme
  • La scoperta dell’efficienza energetica degli appartamenti e dell’edificio stesso
  • Il conto corrente condominiale: quale scegliere
  • Il risparmio innovativo sulle spese ordinarie

La scelta dell’amministratore

L’amministratore è una figura di rilievo all’interno del condominio. Si occupa infatti della gestione totale dello stabile, sia ordinaria che straordinaria, oltre che del contatto diretto con i vari condomini. E’ essenziale quindi che questo professionista sia efficiente, capace e soprattutto onesto. Il suo compenso non deve essere eccessivamente elevato e proporzionato al numero di appartamenti in gestione. A riguardo, si ricorda che la legge obbliga all’utilizzo di questa figura professionale solo quando il condominio è costituito da più di 8 unità abitative. Sotto questa soglia è infatti possibile gestirsi in maniera interna ed autonoma.

Per trovare l’amministratore condominiale giusto è possibile rivolgersi alle associazioni di categoria o utilizzare il passaparola sui gestori di immobili limitrofi. Un’altra strada molto frequente negli ultimi tempi è ricercare in rete il professionista che offre il miglior rapporto qualità prezzo. Per difendersi da incresciose situazioni che possono nascere dall’azione malevola di un amministratore, come ad esempio la fuga con il gruzzolo condominiale, il condominio può sottoscrivere delle polizze assicurative volte proprio alla tutela di tali eventualità eventualità.

Servizi condivisi: ADSL per connettersi e navigare tutti insieme

Condividere le utenze è un modo interessante di risparmiare sulle spese condominiali. In questo frangente spicca la l’uso collettivo del Wi-Fi. La maggior parte dei condomini ha sottoscritto un proprio contratto ADSL con una tariffa flat proposta dalle varie compagnie telefoniche. Le stesse compagnie permettono ai condomini di sottoscrivere offerte di condivisione, simili a quelle operate per il settore business, dove il collegamento ADSL, e di conseguenza l’intera copertura Wi-Fi, copre unitariamente ogni parte dello stabile. Gli abitanti possono quindi accedere al servizio utilizzando una password comune e navigando così liberamente 24 ore su 24 dalla propria abitazione e da ogni parte dello stabile, dai giardini fino ai garage. Il costo dell’ ADSL condivisa, a conti fatti, permette di risparmiare circa il 40% all’anno rispetto all’abbonamento personale domestico.

La scoperta dell’efficienza energetica degli appartamenti e dell’edificio stesso

I consumi sono tra le spese condominiali che pesano maggiormente sulle tasche dei condomini. Il riscaldamento è infatti una delle voci più onerose nel totale del pagamento. Gli edifici dotati di riscaldamento centralizzato devono obbligatoriamente adattarsi per legge alla nuova normativa sulla contabilizzazione del calore. Questa impone l’utilizzo di ripartitori e di valvole termostatiche per ogni calorifero presente nell’ abitazione, affinché si possa autonomamente decidere il grado di calore desiderato in ogni stanza. Il consumo viene quindi ripartito tra spese variabili e spese fisse, premiando i più accorti che hanno gestito meglio la regolazione del caldo. La continua attenzione alla salvaguardia del pianeta e all’utilizzo di misura green ha messo in luce come il risparmio energetico sia fondamentale, portando molti proprietari a sostituire infissi e caldaie, o boiler, per aumentare l’efficienza della propria abitazione. In questo settore la spinta è stata data anche dei numerosi incentivi promossi dal Governo, dedicati non solo privati ma anche condomini stessi. Una larga percentuale della spesa viene infatti restituita tramite credito d’imposta, aiutando così a sostenere i costi di rinnovamento degli stabili più vecchi.

Il conto corrente condominiale: quale scegliere

La scelta del conto corrente condominiale è un elemento da non sottovalutare. Essendo ormai una spesa obbligatoria per legge, in quanto oggi ogni condominio deve essere intestattario unico del suo conto come persona giuridica, questo deve avere costi di gestione bassi ed offrire perlomeno il servizio gratuito di pagamento dei bonifici. L’homebanking anche in questo settore consente una notevole riduzione dei costi e permette di poter confrontare fra diverse proposte facendo dei semplici preventivi on-line.

Il risparmio innovativo sulle spese ordinarie

Le spese ordinarie, ovvero la manutenzione generale, la pulizia delle parti comuni, il pagamento del portiere e i costi dell’ascensore, devono essere rivisti annualmente al fine di ottenere il prezzo migliore. E’ consigliabile quindi non stipulare contratti pluriennali a meno che questi non presentino degli enormi vantaggi economici. Ogni anno può essere fruttuoso confrontare i preventivi delle diverse imprese, assumendo quelle che maggiormente esprimono il rapporto qualità prezzo. In questo modo sarà possibile, se non risparmiare, mantenere almeno la cifra costante evitando eventuali aumenti.

Per quanto riguarda invece le manutenzioni il consiglio è quello di stipulare contratti flat che prevedono controlli periodici,  piuttosto che abbandonare per svariati anni lo stabile rischiando, ad un certo punto, di doversi sobbarcare maxi spese per lavori urgenti ed inderogabili. Il servizio di portierato non è sempre essenziale quindi, in caso di condizioni adatte, è una spesa che può essere evitata.