Chiese in vendita: la dismissione dei beni ecclesiastici passa dalle aste online
Calo delle vocazioni, costi eccessivi, crollo delle offerte: sono tante le motivazioni per cui molti edifici di culto vengono abbandonati. Questi beni, sempre più spesso, vengono rivenduti sul mercato immobiliare. Gli immobili della chiesa, infatti, possono essere riconvertiti in negozi, locali notturni e anche palestre ultramoderne. Un cambio di vocazione che può interessare a molti. A patto di riuscire a individuare l’occasione giusta.
Un’opportunità da cogliere al volo è, sicuramente, quella legata alle aste immobiliari: qui è possibile acquistare non solo case ma anche altre tipologie di immobili interessanti per chi cerca un investimento vantaggioso. Le aste immobiliari, infatti, riguardano anche beni inclusi nel patrimonio immobiliare della chiesa. È un’occasione unica per aggiudicarsi chiese in vendita a prezzi ribassati, sfruttando un canale di vendita efficiente e sicuro.
Prima di acquistare una chiesa in vendita, è bene capire se l’investimento è quello giusto. Acquistando un immobile di questo tipo, infatti:
- si acquista un immobile che ha il fascino dell’antico, per cui se si preferisce uno stile moderno è meglio optare per un’altra tipologia di immobile;
- una chiesa storica richiede importanti interventi di recupero e manutenzioni costanti, per cui si dovrà valutare attentamente la capacità di fronteggiare questi costi;
- il prezzo di una chiesa può essere anche piuttosto elevato, e quindi si dovrà disporre di una somma ingente per l’acquisto.
Come funziona l’alienazione dei beni ecclesiastici?
L’alienazione dei beni ecclesiastici è regolamentata per legge e richiede due condizioni:
- l’atto deve essere posto in essere dal legale rappresentante dell’ente secondo quanto risulta dallo statuto dello stesso e dalle norme canoniche;
- devono essere presentate le necessarie autorizzazioni (licenze canoniche).
Il primo requisito può essere verificato nello statuto dell’ente e viene riportato anche nel Registro delle Persone Giuridiche, a prescindere dalla procedura che tali persone giuridiche hanno seguito per il riconoscimento.
Per quanto riguarda le autorizzazioni si distingue tra:
- Beni non storico artistici o non ex voto;
- Beni storico artistici o ex voto;
- Beni dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero.
I beni della prima tipologia, se di valore inferiore a 250.000€, necessitano la semplice licenza dell’ordinario (Vescovo) diocesano (o del superiore se istituti non dipendenti dalla diocesi).
Per i beni di valore compreso tra 250.000€ e 1.000.000 occorre la licenza dell’ordinario diocesano col consenso del Consiglio degli Affari Economici (CAE) e del Collegio dei Consultori (CC), se proprietari sono istituti non dipendenti dalla diocesi la licenza del superiore è integrata dal consenso degli organi statuari.
I beni della prima e seconda tipologia, di valore superiore a 1.000.000€, richiedono oltre alla licenza del Vescovo anche quella della Santa Sede. I beni della terza tipologia, se eccedono il valore di 1.000.000€ prevedono il diritto di prelazione da esercitarsi nel termine di sei mesi a favore di, nell’ordine: Stato, Comune, Università, Regione e Provincia. Per poter esercitare il diritto di prelazione, l’atto deve essere notificato a pena di nullità alla Prefettura territorialmente competente.
Dove si trovano annunci di chiese in vendita?
Nel nostro Paese abbondano le chiese sconsacrate e i casi di riconversione degli immobili della chiesa sono sempre più frequenti. Sono molti gli annunci che si trovano consultando le banche dati di agenzie specializzate, che mettono in vendita al miglior acquirente ex monasteri o ex convitti (magari con campanili inclusi). La ricerca di chiese in vendita, dunque, passa per le agenzie immobiliari, che spesso richiedono provvigioni piuttosto elevate per trattare immobili della chiesa. Questi immobili sembrerebbero dunque poco accessibili a chi non possiede un ingente capitale. In realtà, cercando bene è possibile risparmiare notevolmente per investire in immobili di questo tipo.
Chiese in vendita all’asta, l’occasione giusta per fare affari
Le migliori occasioni arrivano quando meno te lo aspetti. Ma anche conoscere i giusti canali dove acquistare è importante. Chi cerca chiese sconsacrate a prezzi interessanti può affidarsi alle aste immobiliari. Qui i prezzi proposti sono inferiori rispetto a quelli di mercato, garantendo un risparmio non da poco. Gli acquirenti potranno dunque, con una piccola somma, acquistare una chiesa in vendita e convertirla in una location perfetta per cerimonie, meeting aziendali o altri eventi. Le procedure nel caso di aste immobiliari sono regolamentate dalla legge, pertanto chi acquista può contare sulla massima trasparenza e sicurezza.
Monasteri in vendita all’asta online
Chi cerca un monastero in vendita può anche partecipare a un’asta telematica. Senza doversi recare di persona presso il luogo di svolgimento della vendita, infatti, potrà presentare un’offerta e rilanciarla. Basta registrarsi a un portale specializzato in aste immobiliari che gestiscono anche immobili della chiesa, e il gioco è fatto. Si potrà presentare un’offerta in qualunque momento, inserendola direttamente tramite l’interfaccia del sito.
Le aste telematiche offrono anche la possibilità di consultare in qualunque momento le informazioni sugli immobili, le foto allegate e le perizie di ciascun lotto. Così da farsi un’idea precisa sullo stato attuale in cui si trovano le diverse chiese in vendita, ed evitare il rischio di acquistare un immobile fatiscente. Anche per i beni acquistati all’asta è possibile concordare una visita di persona prima di fare un’offerta. Basta contattare il referente incaricato della vendita e fissare un appuntamento.
Chiese sconsacrate: come partecipare a un’asta online?
Se hai già in mente di cercare chiese sconsacrate sui portali specializzati in aste immobiliari, sappi che la partecipazione a un’asta è completamente gratuita ma dovrai versare una cauzione per fare un’offerta. La prima cosa da fare è cercare l’immobile giusto, ma con i filtri a disposizione la ricerca si rivela semplice e immediata. Una volta trovata un’asta interessante si può dare un’occhiata alla descrizione dell’immobile per valutarne le caratteristiche. Oltre alla descrizione, sulla scheda dell’asta sono inclusi i documenti ufficiali della procedura, che riportano le modalità di partecipazione all’asta, il prezzo base e l’importo della cauzione.
Partecipare a un’asta online è il modo migliore per aggiudicarsi chiese e altri immobili in vendita. Ogni offerta, infatti, viene registrata in maniera immediata, ed è anche possibile impostare dei rilanci automatici in modo da evitare di dover inserire la propria offerta ogni volta.
Anche le chiese sconsacrate, dunque, si trovano sempre di più in vendita all’asta. Chi cerca un investimento interessante, dunque, dovrà tenere gli occhi ben aperti e partecipare alla prossima asta telematica per fare un acquisto vantaggioso.