Manifestazione d’interesse e avviso di vendita: differenze e vincoli

Investire sul mattone è decisamente una buona idea, e non solo per le società: grazie al meccanismo delle aste giudiziarie, con cui è possibile acquistare proprietà immobiliari a prezzi decisamente convenienti, anche gli imprenditori e i privati cittadini potranno concludere investimenti di alto valore.

Ma per chi non lavora nel settore immobiliare, e non ha confidenza con il mondo delle aste, alcuni termini utilizzati potrebbero risultare un po’ difficili da comprendere. L’errore è dietro l’angolo: per questo motivo, in questo articolo, spiegheremo la differenza che corre tra “manifestazione di interesse” e “avviso di vendita pubblicato”: sono due locuzioni utilizzate molto di frequente in questo settore, e che avrai sicuramente già incontrato navigando qui su Real Estate Discount.

La manifestazione d’interesse: di cosa si tratta?

La manifestazione d’interesse è un particolare strumento utilizzato dai giudici competenti per la preparazione delle vendita di una proprietà. Più semplicemente: con questo strumento, il giudice deputato potrà “sondare il terreno”, richiedendo agli interessati all’acquisto di un particolare bene immobiliare un’ipotetica offerta. Si tratta effettivamente di una sorta di sondaggio, utilizzato più che altro per capire se alcune particolari proprietà immobiliari possono effettivamente essere oggetto d’interesse sul mercato. Parliamo, ad esempio, di terreni che verranno probabilmente sottoposti a esproprio per la realizzazione di opere pubbliche, o immobili da ristrutturare, o situati in aree a bassa densità abitativa.

Questo strumento può essere utilizzato dal giudice anche per stabilire una base d’asta per la successiva vendita all’incanto. Infatti, durante la manifestazione di interesse, ogni partecipante interessato dovrà comunicare un’ipotetica offerta per quella particolare proprietà immobiliare. L’offerta più alta verrà quindi utilizzata, successivamente, come base d’asta.

Piazzare un’offerta durante una manifestazione d’interesse non comporta alcun vincolo per il potenziale acquirente. Questo particolare tipo di documento non pone vincoli nemmeno al venditore, in questo caso l’autorità giudiziaria: se la proprietà immobiliare non riscuoterà alcun interesse, o se le offerte ricevute risulteranno eccessivamente basse, il giudice non sarà vincolato né a porre effettivamente in vendita la proprietà né a determinare un prezzo sulla base delle offerte ricevute. Allora, qual è l’utilità di questo tipo di documento?

A cosa serve?

In realtà, la manifestazione di interesse è molto utile sia per gli acquirenti che per l’autorità giudiziaria. Infatti, per poter pubblicare una manifestazione d’interesse, l’autorità giudiziaria deve mettere a disposizione di tutti i cittadini tutta la documentazione relativa all’immobile. In questa documentazione potrai trovare una descrizione accurata della proprietà, corredata di foto e planimetrie e completa di stato locativo; troverai una valutazione economica dell’immobile, le condizioni di vendita e di pagamento, gli eventuali vincoli a cui è sottoposta la proprietà. Insomma: tutto quel che ti serve per effettuare una scelta ragionata e consapevole. Inviando la tua offerta, inoltre, verrai messo al corrente dell’asta quando questa verrà effettuata: si tratta di un modo per monitorare una proprietà di interesse, senza rischiare di lasciarsela sfuggire. Per l’autorità giudiziaria invece, come accennavamo, questo tipo di procedura è molto utile per stabilire una base d’asta aggiornata sugli ultimi trend di mercato, e calibrata sulle specificità del territorio in cui è sito l’immobile.

Nota bene: la grande maggioranza delle manifestazioni d’interesse, come spiegato qui sopra, non è vincolante. Chiunque potrà inviare la propria offerta senza vincoli particolari; in alcuni casi, gli offerenti dovranno versare un deposito cauzionale. Esistono, però, anche delle manifestazioni di interesse che prevedono dei particolari vincoli. Per sapere se l’immobile in manifestazione di interesse a cui sei interessato prevede degli obblighi da parte tua, dovrai leggere con attenzione la documentazione allegata nell’annuncio.

L’avviso di vendita pubblicato: cos’è?

Una volta che l’autorità giudiziaria – tramite manifestazione d’interesse o altre fonti – avrà stabilito la base d’asta per una proprietà, potrà essere avviata la vera e propria procedura di vendita.

Nel mondo delle aste immobiliari, però, sarà il giudice a dover stabilire, con un atto ufficiale e pubblico, sia la tipologia di vendita che l’inizio della procedura. L’avviso di vendita pubblicato è proprio questo: un atto ufficiale, redatto e vidimato dall’autorità giudiziaria competente, che comunica l’avvio delle procedure di vendita di una proprietà immobiliare.

Sappiamo che il termine “aste” fa pensare immediatamente alle celebri aste al rilancio americane, in cui una proprietà di un bene viene contesa a suon di offerte sempre più spropositate e grida in una casa d’aste. In Italia, il sistema delle aste immobiliari è un po’ diverso: esistono varie tipologie di vendita all’asta, e quelle all’incanto (ossia con rilancio libero, effettuate in presenza del potenziale acquirente) sono solo una tipologia.

L’avviso di vendita serve proprio a questo: a informare il cittadino della tipologia di asta che verrà effettuata – senza incanto, con incanto, vendita diretta – delle modalità di presentazione delle offerte, o della data e dell’ora dell’asta in presenza. Oggi, grazie alle aste immobiliari online, sarà possibile partecipare alle aste anche via web, senza doversi necessariamente recare nel luogo stabilito per l’asta per poter piazzare la propria offerta. L’avviso di vendita conterrà tutte le informazioni relative all’immobile: come è semplice intuire, si tratta di un documento importantissimo, che va letto con attenzione per poter effettuare un acquisto consapevole.

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