Depositi ad uso aziendale, cosa fare e cosa sapere?
Perché puntare sulle operazioni di vendita di magazzini?
È risaputo che per un gran numero di ditte, piccole o grandi che siano, il deposito merci rappresenti un elemento molto importante per ciò che riguarda l’intera catena produttiva. Un deposito industriale ad esempio può permettere di mantenere al sicuro macchinari molto costosi e di proteggere carichi di valore. Ma un magazzino può fungere anche da indirizzo alternativo alla sede centrale o può rappresentare un luogo strategico per poter gestire al meglio l’intero settore della logistica aziendale. Molte imprese, se desiderano crescere e risalire le gerarchie della propria nicchia di mercato, hanno indubbiamente la necessità di munirsi di tale struttura e in questi casi perché non pensare all’acquisto deposito all’asta? Prima di prendere in esame ogni possibilità è bene però conoscere qualche dettaglio in più sui depositi, ecco perché verranno analizzati i seguenti punti:
- Cosa c’è da sapere sulla vendita magazzini?
- Classificazione dei depositi
- Qual è il prezzo di un deposito in vendita?
- Aste giudiziarie e vendita depositi
Cosa c’è da sapere sull’organizzazione dei magazzini?
Un deposito aziendale per le merci deve per forza di cose mostrare una capacità importante, in modo da essere riconosciuto al catasto come appartenente alla categoria. Ogni imprenditore dovrà tener conto, per scegliere il proprio deposito, di alcuni aspetti di rilievo, in particolare della componente strutturale dell’edificio. Infatti non è sempre necessaria una metratura imponente quanto piuttosto una composizione degli spazi adatta alla gestione ottimale delle merci. Ogni deposito interessato da un’attività di vendita, anche online, mostra una suddivisione delle zone interne in cui si possono riconoscere ad esempio: aree di di stoccaggio, aree di consolidamento, aree di ricevimento, aree di picking, aree dedicate alle spedizioni e all’imballaggio merci. I depositi inoltre sono interessati spesso da continui flussi di mezzi, più o meno pesanti, impiegati per il trasporto dei vari prodotti da un punto all’altro, perciò accanto alla struttura è spesso presente una zona destinata all’accoglienza veicoli, al parcheggio e alle aree di carico e scarico. Quando si desidera procedere con l’acquisto deposito all’asta è bene verificare l’effettiva presenza di tali terreni sgombri e di eventuali attrezzature accessorie, come rampe, muletti o moduli rialzati, strumenti utili a facilitare le suddette operazioni di movimentazione. Le sopramenzionate aree di stoccaggio e di picking si trovano in genere molto vicine, poiché all’interno della prima le merci andranno appunto immagazzinate, mentre nella seconda verranno disposte in modo ordinato e formeranno le cosiddette unità di carico, abbandonando il deposito merci sotto forma di bancali. Prima di lasciare il magazzino però ogni unità andrà consolidata e ben imballata in modo da essere trasferita in sicurezza sui mezzi. Quest’operazione deve garantire la stabilità e quindi il relativo equilibrio del prodotto mentre si trova in viaggio. L’area di spedizione, infine, all’apparenza quasi inutile agli occhi dei meno esperti, viene riservata alle manovre che precedono la partenza della merce. Si presenta in genere di dimensioni abbastanza limitate e consente di tenere in ordine il deposito, riducendo al minimo gli errori che spesso si verificano durante le operazioni di consegna.
Classificazione dei depositi
Il deposito o magazzino appartiene secondo la normativa catastale alla cat. C/2, che si ritrova di fatto per il nuovo Quadro Generale nella cat. T/2. Quest’ultima definisce tutti gli ambienti in cui le merci ed i prodotti vengono venduti secondo la modalità definita all’ingrosso o di quelli in cui derrate alimentari, manufatti artigianali o altri articoli di vario tipo vengono semplicemente custoditi. La normativa risale al 1939 e fa riferimento nello specifico al 2 di agosto, con la Circolare 146. Rientrano nella C/2 anche spazi quali fienili, cantine, sottotetti, locali di deposito, solai, che possono risultare o meno parte di una specifica abitazione. La differenza tra negozio e locale all’ingrosso risiede nella possibilità dell’esercente di mostrare o meno la propria merce tramite la presenza di apposite vetrine. Un determinato ambiente può fare parte della suddetta categoria a prescindere dalla sua ampiezza.
Qual è il prezzo di un deposito in vendita?
Il costo di un ambiente adibito a deposito dipende da vari aspetti, tra cui la sua metratura, la struttura interna, le condizioni di conservazione del fabbricato e dei suoi elementi costitutivi, come pilastri, fondamenta e tetto, il terreno che lo ospita, la zona della città in cui è costruito. Ma acquistare un magazzino è un investimento importante perciò è bene non prendere alla leggera la questione e tener conto di ogni dettaglio. Accanto agli elementi già elencati c’è infatti da considerare una serie di altri punti che interessano ad esempio la presenza di una pavimentazione di tipo speciale già installata, l’organizzazione delle zone esterne e gli oneri relativi all’urbanizzazione. Ma anche gli aspetti di tipo prettamente strumentale, come la dotazione di sistemi e supporti di movimentazione, di impianti elettrici e di illuminazione, di scaffalature, di impianti antincendio, di impianti di riscaldamento e raffreddamento dell’aria, nonché di moderni sistemi hardware e software, utili a gestire ogni componente in modo ottimale, rapido e performante.
Ecco che l’acquirente, in fase di analisi dei vari depositi a sua disposizione, dovrà valutare anche tali aspetti, in modo da non aver sorprese al momento della chiusura del contratto.
Aste giudiziarie e vendita depositi
Le imprese che abbiano voglia di aggiudicarsi un deposito spendendo una cifra più bassa rispetto al vero valore di mercato dell’immobile, possono puntare sulle aste giudiziarie. Queste consentono alle aziende, ma anche ai singoli cittadini, di acquisire proprietà provenienti da sequestri ai danni di soggetti e ditte insolventi. In questi casi infatti il Tribunale di riferimento dovrà fare in modo che le proprietà acquisite vadano vendute velocemente tramite specifiche aste, sicure e monitorate durante ogni fase, in modo da ottenere i fondi necessari ad estinguere i debiti. L’acquisto di un deposito industriale rientra in tale tipologia di operazioni e puntando su professionisti del settore si è sempre sicuri di concludere un vero e proprio affare, senza incorrere in spiacevoli truffe. Si tratta di un mercato perlopiù dinamico dove le imprese, seguendo un iter intuitivo e gestibile direttamente online, possono entrare in possesso di lotti interessanti da sfruttare o rivendere all’occorrenza. Tra i vantaggi di questa tipologia di vendita c’è sicuramente quello di poter partecipare ad aste che riguardano aree anche molto distanti dalla specifica sede aziendale, potendo ampliare di fatto il proprio giro d’affari in modo semplice e rapido.