Residenza e bonus fiscali, la guida completa

Tutte le agevolazioni fiscali contenute nella legge di Bilancio 2020 che ti permettono di rimettere a nuovo la tua abitazione

La manovra finanziaria 2020, espressa con la Legge di Bilancio e il successivo decreto Milleproroghe, è ricca di bonus fiscali e incentivi destinati agli interventi nel campo edilizio che hanno come fine l’efficientamento energetico, l’abbellimento estetico e la messa in sicurezza antisismica degli stabili. Le misure promulgate dall’esecutivo sono davvero molte, alcune sono proroghe e conferme di bonus già presenti nella finanziaria 2019, altri sono provvedimenti ex novo, formando così un guazzabuglio legislativo nel quale non sempre è facile dipanare la matassa. Con questa semplice e sintetica guida ai bonus fiscali, cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento elencando tutte le varie detrazioni e gli incentivi disponibili, descrivendo per ognuno le peculiarità più salienti.

  • Bonus Casa
  • Ecobonus
  • Sismabonus
  • Ecosisma Bonus
  • Bonus Verde
  • Bonus Facciate
  • Bonus Mobili ed elettrodomestici

Bonus Casa

L’agevolazione permette di usufruire di una detrazione del 50% delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione della propria residenza o delle parti comuni di un condominio. Il tetto massimo di spesa per ciascuna unità immobiliare è di 96.000 euro e i lavori dovranno essere iniziati entro il 31 dicembre 2020.  Gli interventi incentivabili sono:

  1. la manutenzione straordinaria;
  2. la manutenzione ordinaria solo se relativa alle parti comuni dei condomini;
  3. il risanamento e il restauro conservativo;
  4. la ristrutturazione edilizia;
  5. gli interventi finalizzati all’abbattimento dell’inquinamento acustico;
  6. l’installazione di impiantistica di fonti rinnovabili;
  7. gli interventi di bonifica dall’amianto;
  8. gli interventi per garantire la messa in sicurezza domestica;
  9. gli interventi per garantire la messa in sicurezza sismica.

Per alcune tipologie di lavori esistono però degli incentivi specifici, che vedremo in seguito,  più vantaggiosi economicamente. L’incentivo può essere richiesto anche se si eseguono i lavori personalmente, in questo caso la detrazione sarà fatta esclusivamente sui costi dei materiali. Il Bonus Casa è usufruibile solo per gli immobili ad uso abitativo, nei casi in cui c’è promiscuità di utilizzo (attività commerciale e abitazione nello stesso luogo) la detrazione viene ridotta al 25%.

Ecobonus

Le persone e i governi hanno ormai una sensibilità sempre più Green. A questo serve l’Ecobonus, pensato per agevolare gli interventi di riqualificazione energetica di tutti gli immobili, residenziali e non. L’incentivo viene erogato sotto forma di riduzione IRPEF, suddiviso in 10 rate, una all’anno, di importo identico. L’aliquota della detrazione, così come il tetto massima di spesa, varia in funzione alla tipologia di lavoro effettuato, estendendosi dal 50% al 70%, fino all’ 85% per i lavori negli stabili condominiali. Tra i principali interventi per i quali è possibile richiedere il bonus ci sono:

  1. riqualificazione energetica ( installazione di pareti isolanti, pannelli solari, infissi, schermature solari, caldaie ecc.)
  2. riqualificazione sui beni strumentali

Sismabonus

Questo incentivo permette di migliorare la classe sismica dei fabbricati mediante lavori finalizzati alla riduzione del rischio. La spesa deve essere pari o inferiore a 96.000 euro per unità immobiliare. La percentuale di detrazione varia dal 50% all’ 85% ed è ripartita in cinque rate annuali. Inoltre, è formulata in modo tale da incentivare contemporaneamente varie opere volte al risparmio energetico. Tra i costi sostenuti sono detraibili anche le spese per la verifica e la classificazione sismica degli edifici.

Ecosisma Bonus

Questo incentivo è dedicato alle parti comuni dei condomini e prevede una detrazione dell’80% dei lavori che portano al passaggio ad una classe di rischio inferiore, e alla detrazione dell’85% se l’intervento determina un passaggio a due classi di rischio inferiore. Il tetto massimo di spesa e di 136000 euro da moltiplicare per il numero delle unità che costituiscono lo stabile.

Bonus Verde

La presenza di tale incentivo è stata confermata tramite il decreto Milleproroghe e prevede una riduzione fiscale del 36% della spesa complessiva sostenuta, con un tetto massimo di 5000 euro, per i lavori effettuati in giardini, balconi e terrazzi. L’agevolazione è suddivisa in 10 rate annuali ed, ovviamente, non potrà mai superare 1800 euro (36% di 5000). Non è possibile detrarre l’acquisto di attrezzature per la manutenzione e la cura del giardino, come ad esempio pale, tagliaerba, forbici, vanghe ecc. Risultano invece ammissibili i costi di progettazione, purché i lavori vengano poi eseguiti realmente e nello stesso anno.

Bonus Facciate

Il bonus facciate è la più grande novità introdotta dalla legge 2020 . L’incentivo prevede una detrazione del 90% delle spese sostenute per il rifacimento delle facciate e l’abbellimento dell’edificio, senza apporre un tetto massimo di spesa. I beneficiari possono essere sia proprietari che inquilini, residenti e non residenti nello Stato Italiano, imprese o persone fisiche. L’unico paletto è dato dalla locazione: gli edifici devono essere situati nel centro storico (zona A) o nella zona di completamento (zona B), così come legiferato dal decreto ministeriale n. 1444/1968 o dalle norme regionali e/o comunali a questa assimilabili. La detrazione è suddivisa in 10 rate annuali di pari importo.

Bonus Mobili ed ellettrodomestici

L’agevolazione permette di ricevere una detrazione del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobilio e di grandi elettrodomestici di classe A + o superiore, utilizzati per arredare abitazioni sulle quali è in opera una ristrutturazione. La ristrutturazione edilizia è infatti condizione necessaria per poter ottenere il bonus mobili ed elettrodomestici e può essere operata sia su singole unità immobiliari che sulle parti comuni dell’edificio. La data di acquisto dei beni, sia mobili che elettrodomestici, deve essere posteriore all’inizio dei lavori. Il tetto massimo di spesa è di 10000 euro per unità immobiliare e viene ripartito in dieci quote annuali. Tra i costi agevolabili possono essere inclusi i servizi di trasporto e montaggio relativi ai prodotti acquistati. Restano esclusi invece l’acquisto di pavimentazioni, porte interne, tendaggi e complementi d’arredo, così come non possono essere considerati lavori di ristrutturazione, e quindi non danno diritto al bonus, la tinteggiatura di pareti e soffitti, la sostituzione di pavimenti, la sostituzione di infissi e il rifacimento degli intonaci interni.