Meglio vivere in periferia o in centro città? Una lista di pro e contro per orientarti fra appartamenti in centro e case di periferia
Vivere in periferia o al centro? Qualche dritta per scegliere presto e bene
Quando si intraprende la ricerca di una casa in cui andare a vivere, una delle prime questioni da porsi è se sia meglio abitare in periferia o vivere in centro città: un nodo centrale, che richiede senz’altro una valutazione ponderata. Premesso che non esiste una risposta valida in senso assoluto, e che si tratta ovviamente di una scelta soggettiva, ti consigliamo come si fa in questi casi di stendere una corposa lista deipro e deicontro, cercando di inserire nell’elenco quante più voci possibili sulla vantaggiosità o meno di ciascuna soluzione. Per darti un primo spunto, potresti ad esempio cominciare a considerare la distanza del tuo luogo di lavoro dalle diverse zone residenziali della città: non sempre, infatti, abitare in centro permette di essere al lavoro in pochi minuti alle 8.00 del mattino. Se invece sei un freelance costantemente in smartworking, depenna pure la voce “lavoro” dalla lista. Quanto al resto… continua a leggere per recuperare altre idee!
Non conta solo il budget
Per inquadrare meglio il problema, diciamo innanzitutto che, escludendo le zone ‘hot’ dei centri cittadini – Trinità dei Monti a Roma, Santa Maria Novella a Firenze, Piazza Maggiore a Bologna etc., per intenderci –, la differenza di prezzo fra gli immobili “mediamente centrali” e quelli un po’ periferici, tende ad accorciarsi sempre di più negli ultimi anni. Si tratta di un fenomeno dovuto a diversi fattori. Intanto, il progressivo ampliamento delle aree metropolitane delle grandi città finisce per trasformare in centrali zone che un tempo erano ai margini del tessuto urbano. In secondo luogo, gli immobili situati in aree periferiche sono spesso dotati di qualità intrinseche capaci di innalzarne il valore, andando quasi a compensare gli scarsi benefici offerti dalla loro ubicazione. Per esempio, in periferia è più probabile imbattersi in edifici di recente costruzione che permettano di traslocarvi appena perfezionato l’acquisto (o quasi), mentre gli immobili più centrali si ritrovano spesso qualche decennio sulle spalle e possono richiedere impegnativi lavori di ristrutturazione prima di essere abitati. D’altro canto – si sa – le vie del centro offrono un numero maggiore di servizi e, in molti casi, sono più piacevoli da vivere anche dal punto di vista estetico, ospitando spesso monumenti, edifici storici e punti di interesse turistico.
Pertanto, stanziato un budget massimo o una forbice di spesa, potresti iniziare la tua ricerca includendo contemporaneamente i due target – periferia e zone centrali – per poi affinarla via via in virtù dei vari criteri di valutazione.
Un po’ di ossigeno
Oltre alle caratteristiche di metratura e stato di abitabilità di ciascun immobile, un parametro che merita di essere preso in considerazione è di sicuro la presenza o meno di spazi esterni all’abitazione – come possono essere: balconi, terrazzi, giardini e cortili condominiali – e la loro estensione. In seguito al lock-down, questo aspetto in particolare è diventato di grande “attualità” nel mercato immobiliare, incidendo non poco sui prezzi di vendita. Da questo punto di vista, una casa in periferia potrebbe consentire di accaparrarsi un discreto spazio all’aperto dove poter prendere luce, respirare aria pulita, mangiare, coltivare piante e sgranchirsi le gambe… contenendo comunque i costi. Anche l’acquisto di una villetta autonoma è un sogno che può prendere corpo solo allontanandosi dal centro.
Negozi e servizi, macchine e bus
Un’altra voce importante è poi quella relativa agli spostamenti. Quando non è possibile disporre quotidianamente di un mezzo proprio, oppure si desidera limitarne l’uso – come le politiche ambientali suggerirebbero – l’estrema periferia presenta qualche problema. Le campagne e le zone poco abitate sono notoriamente meno servite dai mezzi del trasporto pubblico. Diverso è il caso delle periferie ad alta densità abitativa, che sono sì coperte dai percorsi dei bus urbani ed extraurbani ma, a causa delle ampie distanze e del gran numero di fermate, costringono spesso ad affrontare lunghi tragitti per raggiungere il cuore della città. Se è vero, infatti, che i servizi e negozi essenziali – come market alimentari, farmacie, sportelli bancomat, parrucchieri – sono fittamente presenti nella maggior parte dei quartieri residenziali periferici e possono essere facilmente raggiunti a piedi, lo stesso non può dirsi per l’abbigliamento e per i generi merceologici più ricercati. E anche l’esigenza di presentare documenti in uffici pubblici richiede spesso di recarsi al centro. Abitando in una zona molto interna della città, al contrario, si potrebbe tranquillamente fare a meno dell’automobile per gli spostamenti quotidiani, tagliando così una voce importante dalla colonna delle uscite. D’altra parte, è proprio nelle immediate periferie urbane che sorgono spesso imponenti centri commerciali dove ci si può rifornire un po’ di tutto, dalle scarpe al cibo passando per mobili e complementi d’arredo.
Esigenze individuali
Va detto, comunque, che i rispettivi pro e contro del vivere in periferia piuttosto che in centro hanno un peso differente secondo l’età dei residenti e la composizione dei nuclei familiari e, ovviamente, degli interessi personali. Se si è giovani – single o in coppia –, probabilmente la vicinanza a cinema, bar e ristoranti unita alla possibilità di passeggiare fino a tarda sera lungo strade illuminate e popolate farà pendere la bilancia verso l’acquisto di un appartamento il più possibile centrale. Magari rinunciando a qualche metro quadro calpestabile e a un ampio terrazzo. La stessa cosa vale per coloro che amano la cultura, i quali apprezzeranno di certo l’opportunità di assistere a mostre, spettacoli teatrali e altri eventi culturali. Chi invece ha figli o sta pensando di allargare la famiglia, si orienta di solito verso soluzioni abitative di più ampio respiro e provviste di spazi verdi. Allo stesso tempo, i genitori di ragazzi adolescenti potrebbero trovare più comodo non allontanarsi troppo dal centro, dove sono generalmente ubicati le scuole di grado superiore e la maggior parte dei punti di ritrovo dei giovani.
Senso di sicurezza
Infine, prima di presentare un’offerta per l’acquisto di un immobile, ti suggeriamo di informarti sul livello di sicurezza del quartiere dove questo è situato: un fattore che, a differenza di quanto si tende a pensare, non è necessariamente sempre connesso alla vicinanza dal centro cittadino…
Tirando le somme
Sperando di averti dato qualche utile elemento di riflessione sull’annoso dilemma: “abitare in centro o in periferia?”, ti ricordiamo che per scegliere l’immobile perfetto dovrai usare (molta) testa, ma anche un po’ d’istinto. Buona fortuna!