Dove conviene comprare la seconda casa nel 2020
L’acquisto di una seconda casa è un passo importante per una famiglia, o una coppia, o anche per chi sia alla ricerca di un investimento che possa effettivamente fare la differenza. Le scelte classiche sono mare, montagna e lago, anche se le mete meno gettonate iniziano ormai a farsi strada in questa fetta sempre più importante di mercato. Secondo i dati dell’Osservatorio Mercato Immobiliare, infatti, si registra negli ultimi anni una riduzione nei rogiti in località turistiche rinomate, e, al contrario, un incremento in zone che non sono mai state particolarmente attive in questo settore. Sicilia, Emilia Romagna, Sardegna e Liguria risultano essere le regioni che più hanno visto aumentare rispetto al passato l’interesse nei loro confronti; Toscana e Veneto assistono invece ad un netto ribasso delle compravendite immobiliari, anche in zone particolarmente interessate dal turismo.
Tanti spunti interessanti per chi cerca un investimento mirato nel settore immobiliare
Montagna in calo, con qualche eccezione
Val D’Aosta e Piemonte hanno assistito ad un calo importante negli ultimi anni: comprare la seconda casa in queste zone conviene quindi di più rispetto al passato, anche se questo significa acquistare un immobile che potenzialmente potrebbe diminuire in futuro il suo valore. Per quanto riguarda invece i casi eccezionali, il Trentino Alto Adige segna un incremento nelle vendite, e diventa quindi una delle zone dove conviene comprare la seconda casa. La montagna rimane una delle destinazioni preferite per le gite di famiglia, perché adatta sia per escursioni estive, che per sport invernali. La differenza spesso la fa la comodità, perché il facile raggiungimento di una località può cambiare molto per i suoi potenziali fruitori. Se la destinazione prescelta è ben servita sia da strade che da mezzi pubblici, infatti, è più probabile che sia anche molto ambita.
Chi sono oggi gli italiani che decidono di comprare una seconda casa?
Secondo un’indagine di Tecnocasa del 2017, gli acquirenti tra i 55 e i 64 anni superano il 30% del totale di chi compra una seconda casa. Sono varie e molto differenti tra loro le destinazioni scelte, ma rimane in comune l’idea dell’investimento, sia in prospettiva di un incremento futuro del valore dell’immobile, sia per quanto riguarda la rendita. Seguono nella classifica coloro che hanno tra i 45 e i 54 anni, e infine la fascia tra i 35 e i 44 anni, confermando l’idea per cui si tratta di una spesa da affrontare in via secondaria, dopo aver stabilizzato la situazione economica del nucleo famigliare.
Quali sono le tipologie di immobile preferite da chi sceglie di comprare una seconda casa?
Il trilocale rimane la scelta preferita dagli acquirenti di seconde case, perché sembra essere la soluzione migliore sia in rapporto al prezzo proposto, che in relazione alla facilità di utilizzo. Garantisce infatti una buona rendita in caso di affitto, sia breve che a lungo termine, e consente inoltre di non avere troppe complicazioni nel caso in cui si decida invece di destinarla ad un utilizzo familiare. Un trilocale ha di solito dimensioni comprese tra i 60 e i 100 mq, ed è dunque una tra le migliori alternative in tema di vivibilità e di praticità. I consumi ridotti, le spese di gestione non proibitive rendono questa soluzione decisamente preferibile rispetto ad altre. Seguono nella classifica le case indipendenti o semi indipendenti, che riguardano però acquirenti con un budget più alto, mentre mantengono comunque un buon livello nelle vendite anche i bilocali, piccoli ma essenziali, perfetti per chi preferisce usare la casa come punto d’appoggio.
Mettere a rendita la seconda casa dopo averla acquistata: un’idea che piace a molti
L’affitto breve diventa una soluzione sempre più apprezzata sia da chi va in vacanza sia da chi possiede immobili in cui non risiede. Si tratta sicuramente di una soluzione vantaggiosa da entrambe le parti, che non fa altro che seguire l’andamento del turismo di molti altri paesi nell’Europa continentale. Scegliere di prendere in affitto un appartamento, o una stanza, è infatti al tempo stesso più comodo ed economico rispetto alla soluzione dell’hotel, e dà anche la possibilità di avere un rapporto diretto con chi si occupa di affittare l’immobile stesso. Sia nelle grandi città, che nelle località turistiche di piccole o medie dimensioni, si preferisce l’affitto breve perché, oltre a garantire ottimi guadagni, permette di usufruire in alcuni periodi dell’anno del proprio immobile, aspetto assolutamente non trascurabile.
I costi per la seconda casa: conviene davvero?
L’acquisto della seconda casa può essere vantaggioso da molti punti di vista, ma è, prima di tutto, un costo importante da sostenere. Per questo sono da valutare, oltre alle effettive necessità, anche tutti i costi relativi. Cambia molto a seconda che si acquisti direttamente dal costruttore, oppure da un privato, che viene equiparato ad un’impresa che vende oltre i 5 anni dalla realizzazione dell’immobile. L’IVA non viene conteggiata in alcuni casi, mentre imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale sono spese che non si possono evitare. Inoltre, anche per quanto riguarda la tassazione, i costi sono diversi rispetto a quelli previsti per la prima casa, per cui sarà bene procedere ad un conteggio approfondito prima di concludere l’acquisto, in modo da valutare al meglio se, al netto delle spese, sia ancora un investimento così conveniente.
Mutuo per l’acquisto della seconda casa: oggi conviene farne uno?
Chi è in procinto di comprare la seconda casa può essere interessato anche all’apertura di un mutuo, che in questo momento storico risulta essere particolarmente conveniente. Se l’investimento nel mattone è tuttora uno dei preferiti in Italia, lo diventa a maggior ragione se si considera l’inversione di tendenza intervenuta negli ultimi mesi, che ha portato un notevole miglioramento nei tassi d’interesse fissi rispetto al 2018. In questo modo l’acquisto diventa una soluzione perfetta anche per chi, fino a qualche mese fa, non avrebbe mai pensato ad una seconda casa.